sabato 21 marzo 2015

Lupi

Plurale
Fabio Magnasciutti





LA DEA BENDATA
Penso che Lupi non dovrebbe aspettare neanche un minuto per dimettersi e penso anche che alla fine si dimetterà, ma è ridicolo che ufficialmente ciò avvenga solo per la questione del Rolex al figlio, che dimostra semplicemente la sicurezza di essere impunibili.
Altro che 10mila euro, il danno alla collettività del "sistema Incalza" ha almeno sei zeri in più ed è per questo che si dovrebbe procedere a trarre le conclusioni tanto politiche che giudiziali.
UBER


martedì 17 marzo 2015
LUPETTI
E' ormai una routine quotidiana commentare lo scoppio dell'ultimo scandalo.
Oggi è il turno del "sistema Incalza" con il solito corollario di regali, assunzioni, favori fatti e ricevuti, di tangenti miliardarie, di appalti truccati ecc.
 A riguardo del Rolex da 10mila euro regalato dell'imprenditore Perotti   al figlio di Lupi il ministro ha dichiarato "io non l'avrei accettato!". E lo credo, lui è uno scout!
UBER




No Hobbes, no Spinoza: ci basta Sciascia
di Nadia Redoglia
Homo homini lupus come intendeva Hobbes oppure homo homini Deus come asseriva Spinoza? L’ultimo, ma non ultimo, episodio incalza in casa nostra e vede imbarazzanti coinvolgimenti riferiti al ministro Lupi e al monsignor Gioia, seppur non trascritti nel registro degli indagati a differenza di qualche soggetto di spicco già provvisoriamente galeotto. Il cognome del primo ricorda l’animale feroce che sbrana i suoi simili pur di essere il più forte. La carica altisonante del secondo fa venire in mente potenti ecclesiali che adoperando il sommo amore di miliardi di fedeli [cit. Dio costituisce il fondamento d’ogni cosa, Dio è la ragione che si manifesta naturalmente in ogni uomo] rivelano interessi biecamente personali. Tuttavia non è proprio il caso di scomodare autorevoli maestri pensatori. Quando (e se) le indagini saranno chiuse, quando (e se) si arriverà a processo e, da qui (quando e se) a sentenza definitiva, allora tutto ci apparirà più chiaro e intelligibile. Non homo homini e men che meno Deus, ma omini ominicchi e quaquaraquà con tutto ciò che ruota attorno e che pur volendo girarci attorno chiamandola con nomi diversi, ha un nome solo: mafia.

19 marzo 2015





Balle coi lupi
Portos

L'ululato
MASSIMO GRAMELLINI
Se avessi vent’anni e mi facessi il sangue amaro tra curriculum e concorsi, sarei molto irritato con Lupi, il ministro mannaro. Gli chiederei con quale coraggio possa ancora sostenere che l’Italia è il luogo delle opportunità per tutti, quando lui e suo figlio hanno appena offerto una dimostrazione plateale del contrario. Nella corruzione elevata a sistema, le mazzette in contanti sono diventate il lubrificante dei poveracci. A certi livelli le persone si vendono e si comprano attraverso i favori. Io regalo una casa a te che firmi un documento a me che trovo un lavoro a tuo cognato che ne darà poi uno a mio figlio. Le chiamano «triangolazioni». Ecco, se avessi vent’anni, sarei stufo di vivere in un Paese triangolare. Ne vorrei uno quadrato. Dove chi sta al governo si rende conto di avere responsabilità superiori a quelle degli altri cittadini. Anche come genitore. Lupi ha detto che al posto del figlio non avrebbe mai accettato in regalo un Rolex da diecimila euro (da un signore che lavorava grazie a suo padre, aggiungo io). Anziché ai giornalisti, avrebbe potuto spiegarlo prima all’interessato.

Parli così perché non hai figli, mi ha redarguito un amico: qualunque cuore di padre si prostituirebbe pur di aiutare la sua creatura. Ma un ministro non è «qualunque padre». I suoi comportamenti vengono illuminati dai media e diventano modelli che incidono sull’umore di milioni di persone. Come sosteneva Platone, e immagino anche don Giussani, i governanti di una nazione evoluta dovrebbero vivere in una condizione di celibato morale. Se non sono in grado di reggerla, possono sempre fare altro. Per esempio dimettersi.



Bad in Italy
Portos

Lupi
Natangelo

Riverso


Riverso



Fulvio Fontana


Paride Puglia

Riverso





Lupi ululì
Tauro




Proverbiali
Kurt/Trucco



Franco Bianco



Regali
GLMart


Posto a sedere
GLMart



Comunione e confessione
Mario Airaghi



Dimissionario
Giannelli
Riverso

Lupi smentisce le accuse di favoritismo e lascia l’incarico di ministro al figlio
 Augusto Rasori il 20-03-2015

Crozza canta Attenti al ‘Lupo’: “C’era un ministro piccolo così…” Le dimissioni del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi in uno dei momenti della nuova puntata di ‘Crozza nel paese delle meraviglie”, in onda ieri su La7. Maurizio Crozza dedica al “ministro piccolo così” la canzone di Lucio Dalla ‘Attenti al Lupo‘. Puntata del 20 marzo 2015 – Crozza nel paese delle meraviglie, La7
Paul - figli della lupa Mario Airaghi

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