sabato 31 luglio 2010

I QUATTRO DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 18 luglio

appendice alla settimana in vignette: 12 - 19 luglio (P3 - a cena da Vespa -ecc.)



Nicola Cosentino
L'ex sottosegretario del PdL è un ragazzo che si è fatto da sé e che senza aiuti e senza le solite raccomandazioni è riuscito a costruirsi un'accusa per concorso esterno in associazione camorristica e un'altra per associazione a delinquere.


Roberto Castelli
E' inutile piangere sul latte multato.
Tanto lui e i suoi parlamentari leghisti non hanno nessuna intenzione di pagare quelle multe e ... se la comunità europea ce ne darà delle altre... saremo noi a doverle pagare.


Pier Ferdinando Casini
Tutti lo cercano, tutti lo vogliono ... è ospite d' onore ad una importante cena .
Per ora fa il ritroso ... ma se gli offrissero il posto di presidente della Camera, rifiuterebbe?


Giampaolo Ganzer (Ros di vergogna)
Il comandante del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri Giampaolo Ganzer è stato condannato per «aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati, al fine di fare una carriera rapida».
la notizia



I veri commenti di MarcoPresta li potete leggere ingrandendo l'immagine sottostante.




Portos per il "Misfatto"

Grand Hotel Dimissionari
(Come in "Dieci piccoli indiani" di Agata Christie, ogni giorno nell´esecutivo c´è qualcuno costretto alle dimissioni)
Per leggere l'articolo leggere l'img sottostante.



PORTOS Comic strip

Forattini, Berlusconi, Fini e i giornali.

Cambio di iniziale

1974: i tappi
saltano*

2010: i tappi
esultano (cfr. copertina del Giornale)

Una delle vignette più celebre di Forattini rimane per molti quella che fece nel 1974 in occasione della vittoria dei no al referendum sul divorzio: rappresentava una bottiglia di spumante su cui era scritto "NO" che si stappava lanciando in aria un tappo che aveva le fattezze di Amintore Fanfani.
Riprende il tema per marcare l'entusiasmo di Berlusconi nella cacciata di Fini dal partito.
questa volta il tappo ha le fattezze di Fini.





Altro giornale che ha esultato è Libero eccone la copertina



Ma questi sono giornali fedelissimi e pronti a sbranare anche con notizie non vere già visto con l'affare Boffo ...
si chiedeva Gramellini qualche giorno fa


Granata da legare
28/07/10
Quando il finiano Granata (bel cognome, vero?) ha attaccato gli affaristi del suo partito, il mio primo pensiero è stato: avrà pagato il bollo dell’auto? E i contributi della colf? Non mi sbagliavo. Ieri mattina su un giornale di destra campeggiava già il titolo «L’alfiere della questione morale è un baby pensionato con tre lavori». Ora, ammettiamo pure che Granata sia un baby pensionato con tre lavori di cui quattro in nero, otto amanti di cui nove trans e un procedimento presso la corte di Strasburgo per possesso di carote non in regola coi parametri Ue. Di più: ammettiamo che sia il capo della Spectre, il mostro di Firenze, il miglior amico di Corona. Cos’avrà mai a vedere tutto questo con le accuse che ha lanciato su Verdini e affini? Essere un baby pensionato lo rende meno credibile come censore? E’ dai tempi di Catone che non se ne trova più uno senza macchia. Ed è dai tempi di Mani Pulite che appena qualcuno grida «al ladro», i presunti «garantisti» non si occupano del ladro, ma di scovare magagne nel passato di chi lo denuncia.

Capirei se la perlustrazione dei fondali dell’animo umano fosse dettata dal desiderio evangelico di ricondurre «chi scaglia la prima pietra» sulla retta via. Mi sembra invece che le motivazioni siano un po’ meno nobili e si riducano a un messaggio classicamente omertoso: poiché avete tutti qualcosa da nascondere, è meglio che stiate zitti e vi facciate i fatti vostri, lasciando che gli altri si facciano i loro.
Gramellini/La Stampa

E sta succedendo lo stesso con Fini, scoop 'casa a Montecarlo'.
Certo è che con questo clamore si distoglie l'attenzione dai "pensionati sfigati" dal caro Verdini e pure dalla condanna di Brancher (il Tg1 non ha neppure dato la notizia.)




*=1974 - Fanfani tappo, tratto dal libro "4 anni di storia italiana".

La Dc, con Fanfani, perde il referendum contro il divorzio.
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Post che ti potrebbero interessare:

la settimana in vignette: 12 - 19 luglio (P3 - a cena da Vespa -ecc.)

P3? - «Solo un polverone, io sono sereno. I giornali parlano di P3? Sono quattro sfigati pensionati che si mettono insieme per cambiare l’Italia, non ci riesco io....».(Silvio Berlusconi)


P3 - Affondata
Romaniello Le Vignette di Romaniello


VENTO FORZA TRE

La faccenda della cosiddetta P3 si complica.
Dopo l'arresto del faccendiere Carboni anche le fronde finiane spingono per le dimissioni di Verdini e Cosentino minacciando di votare per la mozione di sfiducia presentata dall'IDV.

Pubblicato da uber Uber Humour
Etichette: corruzione, massoneria, pdl, politica, scandali


Ultima Ora
Portos
PORTOS Comic strip


L'inizio della fine
Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/
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Il fatto della settimana
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Il momento è grave, e Silvio Berlusconi vuole affrontarlo con tutte le armi possibili. Perché questo potrebbe essere il mese della svolta per il suo governo, atteso alla prova del chiarimento interno (con Fini) e della ricostruzione di nuovi equilibri dopo lo scontro con le Regioni, le incomprensioni con Tremonti e perfino con la Lega. Per questo il premier giovedì sera ha visto con piacere a cena, a casa di Bruno Vespa, l’ex alleato Pier Ferdinando Casini, il governatore di Bankitalia Draghi, il segretario di Stato Vaticano Bertone, il presidente di Generali Geronzi, Gianni Letta e anche la figlia del premier, Marina.(la notizia)
http://2.bp.blogspot.com/_bwD5_763imo/TDtk0vOy81I/AAAAAAAACXE/H-PnKfpxY9s/s400/cena_vespa2.jpg
Il Cenacolo delle Libertà!
Romaniello. Le Vignette di Romaniello


Il padrone di casa Vespa col piatto a sorpresa Casini
PORTOS Comic strip

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AMBIENTE
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http://img710.imageshack.us/img710/3909/antennei.jpg
Antenne
Autore: Fabio Magnasciutti

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Sport
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A qualsiasi costo
Paride Puglia PUNCH
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ESTERI
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REVOLUTION POUR LE BURQA
La Francia proibisce per legge il burqa intergrale in luogo pubblico
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Giannelli http://www.corriere.it/
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Al cinema
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Bianco Rosso e Verdini
Sebino la VUCCIRIA
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In Edicola
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la VUCCIRIA
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una pillola di PV
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http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Senso%20di%20colpa2%20Low.jpg
Spirale
Pietro Vanessi - Una Vignetta di PV
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QUI le altre del giorno di ... a gentile richiesta.
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Gli speciali tematici della settimana:

giovedì 29 luglio 2010

I blogger non ci stanno


ARES




Presidio davanti Montecitorio
Attenti e vigili in piazza Montecitorio giovedì 29 luglio alle ore 16 in contemporanea con l’avvio del dibattito sul ddl intercettazioni nell’aula della Camera



http://3.bp.blogspot.com/_pZJ2Wae3Hkc/TEiJTxnRXpI/AAAAAAAAEhQ/x6A21GIb4fU/s400/mezzopieno-RID.jpg
UBer



I giornalisti sono soddisfatti....
ma sono ancora tante le cose da cambiare specie quelle che riguardano i blog
e le indagini dei magistrati...




Con la stessa benedetta rabbia

Postato in Senza Categoria il 26 luglio, 2010

Quando ho avuto l’occasione di parlarne in tivù – ma ovviamente anche qui e perfino al telefono, bisticciando talvolta coi colleghi – ho sempre cercato di dire che l’aspetto che meno mi piaceva della sacrosanta battaglia contro la legge bavaglio era quella percettibile componente corporativista, quel messaggio che più o meno passava secondo il quale il bavaglio era tutto o in buona parte un problema di una categoria, quella dei giornalisti, messa in condizione di non poter lavorare: quando invece la posta in gioco – per quanto riguardava la censura sulle intercettazioni – era palesemente quella di un insieme assai più ampio di popolazione (in pratica la totalità degli elettori) messo in condizione di non essere informato, quindi privato di un suo elementare diritto di cittadinanza.

Ora che il bavaglio ai giornali è stato in buona parte rimangiato, vedo che anche l’impegno dei media contro il disegno di legge sulle intercettazioni si è notevolmente affievolito: quasi fosse accettabile che, in cambio del diritto salvaguardato a pubblicare stralci di conversazioni tra mascalzoni, fossero accettabili la drastica riduzione degli strumenti di indagine dei magistrati e il soffocamento con gli strumenti della burocrazia di quel libero e incasinato – e anche per questo prezioso – fermento di voci costituito dai blog.

La velocità con cui è sparito l’attivismo mediatico contro la legge che fra pochi giorni verrà varata dalle Camere, sinceramente, è una di quelle cose che un po’ mi fanno vergognare della categoria a cui appartengo.

Il disegno di legge Alfano fa ancora schifo, e pure parecchio. Occuparsene ancora, con la stessa benedetta rabbia di due settimane fa, aiuterebbe a far capire la differenza tra una battaglia civile e una battaglia di categoria.

Alessandro Gilioli (Piovono rane di Alessandro Gilioli)

ULTIM'ORA: DDL INTERCETTAZIONI RINVIATO A SETTEMBRE? MA NON ABBASSIAMO LA GUARDIA!


Boligan
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mercoledì 28 luglio 2010

L'Italia s'è desta?...o s'è cinta la testa?

Premio Galantara 2010


"L'Asino di Ratalanga"
Margherita Allegri


Tema: L'Italia s'è desta?...o s'è cinta la testa?
Evoluzione e involuzione del costume e della società dall'Unità d'Italia ad oggi

Il Premio concorso Galantara 2010 è rivolto a 10 autori satirici che negli ultimi anni si sono distinti sulla stampa nazionale ed invitati ad interpretare il tema in occasione del 150° dell'Unità d'Italia

Autori invitati

Margherita Allegri - Vincitore 2010
Flaviano Armentaro
Matteo Bertelli
Enrico Bertuccioli
Giacomo Cardelli
Massimo Gariano
Mario Natangelo
Filippo Ricca
Francesco Schietroma
Marco Tonus



Premio internazionale di Satira e Caricatura L’ASINO DI RATALANGA 2010 Montelupone, 26 - 27 giugno

Istituito nel 2008 - con i “padri fondatori” Altan, Bucchi, Interlenghi, Marcenaro e Melanton - e
organizzato con cadenza biennale dal “Centro Studi Gabriele Galantara per la satira sociale e di
costume” e dal Comune di Montelupone, il “Premio internazionale di Satira – L’Asino di Ratalanga”intitolato a Gabriele Galantara, maestro indiscusso del giornalismo satirico e della caricaturaeuropea, intende configurarsi come una stimolante occasione d’incontro con la filosofia e la forzacomunicativa della satira, e con i suoi profondi valori artistici, comunicativi, etici e intellettuali.
Il “Premio Galantara” si pone in particolare l’obiettivo di premiare quegli artisti, attori, giornalisti, scrittori, vignettisti, che abbiano saputo manifestare una personale e originale creatività satirica.
Il prestigioso premio “L’Asino di Ratalanga” (che riprende l’immagine del più importante giornale satirico italiano del Novecento) è stato anche definito “L’Oscar della caricatura” ed è costituito da una pregevole ed esclusiva scultura dell’altezza di cm.20 realizzata in bronzo massiccio, in copie numerate e firmate dall’artista-caricaturista Marco Martellini, modellato da Antonietta Zallocco e fusione di Massimo Ippoliti.

I PREMIATI 2010

Premi “ad personam”:
1. Premio caricatura alla carriera: Alberto Fremura
2. Premio internazionale satira illustrata: Agim Sulaj (Albania)
3. Premio giornalismo: Francesca Fornario, per la rubrica “duemiladieci battute” de L’Unità;
4. Premio comunicazione radiofonica: Ernesto Bassignano, per la trasmissione “Ho perso il
trend” di RadioUno Rai;
5. Premio teatro: Stefano Massini, per il testo teatrale “L’Italia s’è desta”;
6. Premio speciale “Centro Studi Galantara”: Emanuela Morganti per la tesi di laurea:
"Gabriele Galantara e le maschere delle politica: "L'Asino" 1892 - 1925".

Per maggiori informazioni cliccate qui e qui!

Sotto alcune opere dei 10 autori scelti dalla giuria:


'L'Italia s'è desta?...o s'è cinta la testa?'
Matteo Bertelli


Spartizione di Fricca http://rododentro.blogspot.com/
cliccare l'img per ingrandire e leggere le due versioni dell'inno.



Riassunto
di Marco Tonus

http://4.bp.blogspot.com/_q_Dh1QNDIyQ/TP0u2MiIAxI/AAAAAAAABp4/ipRrQ0hIci4/s1600/a%2Bpezzi.jpg
Flaviano's
http://2.bp.blogspot.com/_q_Dh1QNDIyQ/TP0uvzJj4II/AAAAAAAABpw/t_aL_EQcPt4/s1600/5%2Bgiornate.jpg
Flaviano's
Galantara 2010 a questo link  le opere
qui anche le foto della mostra
http://www.galantara.it/index.html------------------------------------------------------------------
Vincitori 2008


Sezione: La Costituzione italiana: 60 anni, ma li dimostra?
1° Premio
Franco Bruna
Premi Speciali

Tommaso Gianno - Sergio Ippoliti
Autori finalisti
Andrea Bersani, Franco Bruna, Ernesto Cattoni, Antongionata Ferrari, Tommaso Gianno, Sergio Ippoliti, Beppe Mora, Paride Puglia, Ugo Sajini, Assunta Toti Buratti



Sezione: Tema libero: satira e caricatura sulla società contemporanea
1° Premio
Sergio Riccardi
Premio Speciale

Aldo Bortolotti
Premio Straordinario
Assunta Toti Buratti
Autori finalisti
Matteo Bertelli, Aldo Bortolotti, Alessandro Cappacci, Giacomo Cardelli, Marco De Angelis, Franco e Agostino Origone, Sergio Riccardi, Achille Superbi, Assunta Toti Buratti, Toni Ved�


http://www.fanofunny.com/guests/premiogalantara/2008.html
http://www.galantara.it/index.html

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Articoli correlati:
Galantara premio internazionale 2010: Agim Sulaj.

martedì 27 luglio 2010

L'Hobby: Massoneria

2008

« Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei Mass Media »

(Licio Gelli)


GREMBIULINI E GREMBIULONI
Il Gran Maestro Licio Gelli rivendica i diritti di autore delle ultime riforme, scuola compresa, e individua in Berlusconi come l'unico erede in grado di portarle avanti.Uber Humour 2 novembre 2008


Scherzetto o... scherzetto?
Il Venerabile Licio Gelli è tornato e, tomo tomo cacchio cacchio, ha
designato come suo erede niente popò di meno che il cavalier Silvio
Berlusconi! Lo ha fatto in un'intervista su Repubblica di oggi. Per chi
avesse la memoria corta, invece, il Piano di Rinascita Democratica
lo trovate qui. A voi scoprire se lo attuerà o lo sta già attuando...
max - http://max-fraparentesi.blogspot.com/




LA QUIETE
Licio Gelli, il gran maestro della loggia P2, ritorna alla ribalta.Su Odeon TV condurrà una trasmissione il cui nome è tutto un programma "Venerabile Italia".
1/novembre/2008 Uber Humour



2010


BOCCIOFILE E DINTORNI
Negati i domiciliari al presunto capo della società segreta Carboni per il quale, secondo gli inquisitori, resta il pericolo di inquinamento delle prove.
Secondo i difensori totalmente infondate le accuse riferite ad attività per nulla segrete e, al contrario, perfettamente normali nell'ambiente.
Uber Humour

TOGHE SPORCHE
L'inchiesta sulla cosiddetta P3 sta rivelando pesanti coinvolgimenti anche di importanti apparati della magistratura. Allegria !
Uber Humour

LOGGIA O NO ?
Grembiuli, cazzuole, compassi, cappucci o bocce non conta, l'importante è sapere come vengono utilizzati gli attrezzi.
Uber Humour



sabato 24 luglio 2010
Anticorpi e guai (grossi guai)max - http://max-fraparentesi.blogspot.com/

Ancora P3?
max - http://max-fraparentesi.blogspot.com/


venerdì 16 luglio 2010
Giustizia o contro-giustizia?
max - http://max-fraparentesi.blogspot.com/

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Home page Ministero dell'Interno:

Il ministero dell'Interno lancia un concorso di idee per il suo nuovo logo
Dovrà esprimere l'identità, la mission e la vocazione unitaria di un'amministrazione dalle tante competenze alla quale sono affidate funzioni fondamentali dello Stato Freccia grigiaIl bando di concorso
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la cosa curiosa è l'immagine a corredo della notizia sopra, prima che la facciano sparire, eccola qua:



eran proprio necessari "squadra e compasso"??? Che?!?

ma tranquilli son tutti "pensionati sfigati"
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Notizie correlate:

lunedì 26 luglio 2010

McChrystal si congeda



Political Cartoons by Chip Bok


''Per quelli che sono qui stasera che sentono il bisogno di contraddire i miei ricordi con la verita', ricordo che anche io sono qui. Ho storie su tutti voi, foto di molti di voi e conosco un giornalista del Rolling Stone''.

L'illustre carriera di McChrystal ha ricevuto un brusco arresto dopo che e' stato costretto a dare le proprie dimissioni da comandante Usa in Afghanistan a seguito del discusso articolo della rivista Rolling Stone nel quale si e' lasciato andare a critiche contro alcuni funzionari dell'amministrazione Obama.

Dopo l'ironia, pero', McChrystal ha raccolto il saluto dei vertici militari, della Casa Bianca e dell'ambasciatore in Afghanistan con un sorriso amaro velato dalla tristezza.

''Ho lasciato una missione che ho sentito fortemente. Ho finito una carriera che ho amato e che ha avuto inizio oltre 38 anni fa. Lascio degli impegni senza averli portati a termine, impegni che avevo preso con i miei compagni di battaglia, impegni che considero sacri'', ha ammesso con commozione.

''Il mio servizio non e' finito come avrei voluto'', ha concluso il generale.



Sacked
By Olle Johansson Sweden



Il presidente Barack Obama ha rimosso il comandante della guerra in Afghanistan Stanley McChrystal che aveva sbeffeggiato i civili della sua amministrazione. Il presidente ha affidato il comando delle forze Usa e Nato a uno stratega collaudato, il generale David Petraeus, popolare architetto della strategia dei rinforzi del 2007 in Iraq che ha debellato la contro-offensiva.


General McChrystal
By Nate Beeler The Washington Examiner


McChrystal ha perso il posto per aver parlato a ruota libera: "Il dibattito nella mia squadra e' benvenuto, ma non tollero le divisioni", ha detto Obama nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, al suo fianco Biden, Petraeus e il capo degli Stati Maggiori Mike Mullen. "Cambio un uomo ma non la strategia', ha detto il presidente e al quartier generale della Nato il segretario generale Anders Fogh Rassmussen ha confermato: la strategia "non cambia".



Daryl Cagle

McChrystal, segaligno e asceta, e' scivolato su un beffardo articolo della rivista anti-militarista Rolling Stone: un lungo profilo del giornalista freelance Michael Hastings infarcito di parolacce e commenti da caserma sul presidente e sul suo staff.

L'intervista a rollingstone:
The Runaway General
Stanley McChrystal, Obama's top commander in Afghanistan, has seized control of the war by never taking his eye off the real enemy: The wimps in the White House

Stanley McChrystal: Generale in fuga(l'intervista tradotta)




Improvied-Explosive-Device




McCrystal Problem Saluting
By Bill Schorr
Cagle Cartoons


McChrystal-Foot
by Bennett

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Intervista-shock, McChrystal in bilico



23/06/2010-NEW YORK. Dal nostro corrispondente
Barack Obama è stato chiarissimo: si risolverà soltanto oggi, durante un incontro alla Casa Bianca che si preannuncia drammatico, il destino del generale Stanley McChrystal, richiamato d'urgenza a Washington dopo la pubblicazione su Rolling Stones di dichiarazioni sue e dei suoi uomini, irriverenti e offensive su ambasciatori americani, consiglieri di Obama e persino sul vicepresidente. McChrystal, il comandante in testa delle truppe schierate in Afghanistan, ha già chiesto scusa. Ma il suo destino è in bilico, perché, improvvisamente, dalle dichiarazioni polemiche il dibattito politico si è esteso alle difficoltà che incontra l'offensiva americana in Afghanistan e alla coesione e al morale delle truppe al fronte. Anche perché molte delle dichiarazioni offensive giungono dai più vicini collaboratori del generale. «I commenti del Generale McChrystal dimostrano poco buon senso…ma voglio parlare faccia faccia con il generale prima di prendere una decisione» ha detto il Presidente ai giornalisti subito dopo una riunione del governo. Poi ha aggiunto: «Ci tengo a sottolineare però che al di là della mia decisione quel conta è la nostra missione in Afghanistan e il benessere dei nostri soldati». Le indiscrezioni riprese da Time magazine secondo cui McChrystal avrebbe già rassegnato le dimissioni non sono state confermate al momento di stampare questo giornale. Coloro che premono per una conferma di McChrystal rilevano che suoi virgolettati diretti non erano così offensivi e che la missione non viene mai messa in dubbio. Insomma nell'articolo c'è lo sfogo personale di un soldato. Obama inoltre ha già licenziato un generale, David McKiernan, il predecessore di McChrystal, il primo licenziamento di un generale in 50 anni. Resta il fatto che le dichiarazioni e il tono dell'articolo sono inaccettabili, al limite dell'insubordinazione, per qualunque soldato di qualunque grado. Il titolo dell'articolo, “The Runaway General”, il “Generale Ribelle” contiene uan frase provocatoria: «I veri nemici del Generale? I mollaccioni alla Casa Bianca». A Obama è bastato leggerlo per infuriarsi, ha rivelato il suo portavoce Robert Gibbs che ha aggiunto «il generale ha commesso un errore enorme». Il problema principale per McChrystal è che il titolo di Rolling Stones non era “tirato”. Rifletteva lo spirito di sue dichiarazioni virgolettate e non smentite che attaccavano tutti, incluso il Presidente degli Stati Uniti d'America, il suo “commander in chief”, Barack Obama. La revisione ordinata da Obama sull'andamento della guerra diventa così «un periodo doloroso…Volevo far passare una linea che non era possibile far passare». Un suo aiuto riferisce che «anche se il boss ha votato per Obama, non si sono mai presi…», e aggiunge: «Il capo era molto deluso…il Presidente non sapeva nulla di lui…ecco l'uomo che deve combattere la tua guerra e lui non sembrava essere interessato…dieci minuti di rapido incontro alla Casa Bianca, una foto e via…». Sono le dichiarazioni di uno dei soldati, tra una birra e l'altra tra un viaggio e l'altro, tra una missione e l'altra. Michael Hastings, l'autore dell'articolo, in effetti ha seguito per un mese il generale e la sua squadra, la mitica “Team America”, fatta da spie, sicari, avvocati, intellettuali anticonformisti per scrivere un profilo sul generale, conosciuto fin dai tempi dell'accademia militare di West Point per la sua irriverenza nei confronti dei superiori, per il suo machismo e per una serie di azioni al margine della corte marziale. E ce n'è per tutti. Il Viceprsidente Joe Biden viene ridicolizzato, un uomo «di corte vedute…creerà il Chaos-istan». McChrystal attacca anche Richard Holbrooke, l'inviato speciale del Presidente nella regione: «un'altra sua email…? Non ho neppure voglia di aprirla». «Il capo considera Holbrooke un animale ferito, uno che crede continuamente di sentire voci su un suo possibile licenziamento e questo lo rende pericoloso» spiega un altro aiutante di campo. Sotto attacco anche l'Ambasciatore americano a Kabul, Karl Eikenberry, un ex generale che «cerca di coprirsi il fondoschiena con dichiarazioni negative su quel che facciamo in Afghanistan senza neppure consultarsi prima…». Jim Jones, il capo del consiglio per la Sicurezza Nazionale è un «pagliaccio, rimasto fermo al 1985, alla guerra Fredda». L'unica che si salva è Hillary Clinton: «Ha difeso il generale – dice l'aiutante (che sia lo stesso McChrystal?)– lo ha appoggiato e gli ha dato tutto quello di cui aveva bisogno». Osservazione che semmai ha aumentato l'irritazione della Casa Bianca.
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Gen. Stanley A. McChrystal, commander of NATO's International Security Assistance Force and US Forces-Afghanistan, works on board a Lockheed C-130 Hercules aircraft between Battlefield Circulation missions.
US Navy Petty Officer 1st Class Mark O'Donald/NATO



CHAPPATTE

http://0.tqn.com/d/politicalhumor/1/7/_/W/3/Afghanistan-Insubordination.jpg
Toles



http://0.tqn.com/d/politicalhumor/1/7/N/W/3/General-Contempt.jpg
John Darkow, The Columbia Daily Tribune, Missouri

http://0.tqn.com/d/politicalhumor/1/7/L/W/3/McChrystal-Finished.jpg*
Political-Cartoons/McChrystal-Finished.


Stephen Breen
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Ultima Ora: Wikileaks


Una guerra disastrosa: è il ritratto del conflitto in Afghanistan che emerge dalla poderosa fuga di notizie, innescata da Wikileaks, secondo cui tra le carte «potrebbero esserci le prove di crimini di guerra». Civili morti e di cui non si è mai saputo nulla, un’unità segreta incaricata di «uccidere o catturare» ogni talebano senza alcun processo, i droni Reaper telecomandati a distanza da una base del Nevada, l’escalation della campagna talebana con le mine nascoste (che finora ha causato almeno 2.000 vittime civili), la collaborazione tra i servizi segreti pakistani (Isi) e i talebani: gli archivi segreti della guerra in Afghanistan sono stati svelati da Wikileaks -il portale Internet creato proprio per pubblicare documenti riservati, autore nel passato di numerosi scoop- e consegnati al New York Times (in Usa), al Guardian (in Gran Bretagna) e a Der Spiegel (in Germania).

Guerra in Afghanistan, i file segreti
Kabul: «52 civili uccisi dalla Nato»




Sbavagliamoci
Wikileaks svela la 'vera' guerra in Afganistan.
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/