venerdì 4 luglio 2014

Giorgio Faletti

25 November 1950 – 4 July 2014

Giorgio Faletti
di Marilena Nardi

Oggi è morto Giorgio Faletti.
L'ho apprezzato molto come comico e come scrittore. 

L'avevo incontrato una sola volta di persona, lo scorso settembre. Di persona era anche meglio di come l'avevo immaginato. Semplice, simpatico, siamo entrati subito in sintonia.
Mi spiace davvero tanto che se ne sia andato così in fretta. E prima che potessi fargli avere il disegno che gli avevo promesso.

saluti mesti
Marilena


Marilena Nardi ha incontrato Giorgio Faletti a Forte dei Marmi lo scorso settembre
quando entrambi sono stati premiati, 41 Premio per la Satira Politica.

Sono andata a cercare il video di quella premiazione dove l'eclettico artista (comico, cantante,scrittore, attore e mi dicono anche pittore) scherza con Serena Dandini sulla morte ed interpreta uno dei suoi ultimi personaggi teatrali a lui molto caro, Salvatore, il custode di un cimitero di vip, una specie di antologia di Spoon River da ridere.

La signora nera con la falce questa volta purtroppo Giorgio non sei stato svelto ad evitarla...
ciao Giorgio ...


41° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA PER LA NUOVA SEZIONE "COMICI AL POTERE" A: GIORGIO FALETTI from Comitato Satira Politica on Vimeo.

“Cari amici,
purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia.
Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo.
Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove.

Un abbraccio di cuore.”
Giorgio


http://www.giorgiofaletti.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Faletti
la voce di Giorgio Faletti a Roma all'Auditorium "Come scrivo i miei libri"

Ragazzo fortunato
05/07/2014
Era proprio bello essere Faletti. La sua apparizione sul pianeta Terra si è rivelata talmente intensa da farci quasi dimenticare quanto sia stata breve. Sapeva cantare, scrivere, comporre, dipingere, recitare. Sapeva persino cucinare: meglio di un concorrente di Masterchef, altroché. Sapeva farci ridere e farci piangere, duplice impresa riservata alle anime elette.

La vita gli aveva dato tutto, tranne una salute di ferro e il plauso delle facce di bronzo: quell’aristocrazia culturale che per principio disprezza chiunque osi farsi capire dalle persone comuni. Giorgio non si dava mai arie e in certi ambienti di questo strano Paese il talento viene riconosciuto solo a patto che si associ alla spocchia. O alla bara. Adesso, c’è da scommetterci, le sue macchiette di «Drive In» assurgeranno a classici e un produttore si deciderà finalmente a girare il film di «Io uccido», il miglior thriller italiano degli ultimi vent’anni.
Sì, era proprio bello essere Faletti. Oltre alle miniere di creatività per cui siamo qui a ricordarlo, la vita gli aveva concesso il gioiello più prezioso. Una moglie formidabile, che è stata al suo fianco fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno e lo accudirà nella memoria per sempre. Prima di chiudere gli occhi e partire per la sua trionfale tournée in un mondo meno «cano» di questo, Giorgio le ha preso una mano e se l’è appoggiata sul cuore. Chi di noi non si augurerebbe una simile uscita di scena? 
Massimo Gramellini


I saluti del mondo della satira:

Tarocco di "Io uccido"
di Marco Tonus


A Giorgio Faletti :(
Pietro Vanessi

Minchia! Signor tenente!
Tiziano Riverso
Nota: 
Nel 1994 al Festival di Sanremo Giorgio Faletti si classifica al 2º posto sfiorando per una manciata di voti la vittoria e si aggiudica anche il Premio della critica con la canzone Signor tenente ispirata alle stragi di Capàci e di via D'Amelio, inserita nell'album Come un cartone animato prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino.


Nico Pillinini

...un grande artista....ci mancherai!!Antonio Gallo


di Massimo Jatosti per L'Huffington Post




Ciao ragazzo buono.
«Giorgio, ma tu chi sei veramente?». È la domanda, come si dice in questi casi. Chi è Faletti? Il comico di Drive In? Lo scrittore più venduto? Il cantante che sfonda a Sanremo con un rap antimafia e pro-polizia? Faletti mi guarda con un sorrisino che dovrebbe essere mefistofelico. Ma poi decide che non vuole più scherzare, si fa serio, lo sguardo perso lontano: «Io sono due fotografie che non possiedo più. Le ho cercate tanto, ho chiesto a mia madre,ho frugato dovunque ma non sono mai saltate fuori. Ma me le ricordo bene, ce l’ho incise nella mente. Nella prima, avevo una decina d’anni, era il giorno di Natale e ballavo, sull’aia della fattoria dei miei zii, un valzer con mia nonna. Avevo un’aria persa, ispirata. E poi c’è la seconda foto. In questa devo avere tre, massimo quattro anni, sono seduto con le gambe accavallate e ho una sigaretta in mano. Una foto impubblicabile oggi. Ho l’aria malandrina, un ghigno da teppista. Adesso tocca a te scegliere chi è Giorgio Faletti? È il romantico ballerino del valzer con sua nonna? È lo scugnizzo impunito e già tabagista?». Antonio D'Orrico , Corsera.

Per quanto mi riguarda, ho scelto la seconda.

Grazie di tutto, Giorgio e che la terra ti sia lieve.

Paride Puglia

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