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martedì 10 gennaio 2023

Ciao Gianluca Vialli!

 L’importante non è vincere, è pensare in modo vincente. La vita è fatta per il 10% da quel che ci succede e per il 90% da come lo affrontiamo.

- Gianluca Vialli (1964-2023)



#Vialli

Oggi su 

@repubblica

Mauro Biani


©Valerio Marini


©Valerio Marini



©Pierpaolo Perazzolli



©Domenico Velletri




martedì 9 novembre 2021

Per le donne afghane

Una nota attivista afghana per i diritti delle donne, l'economista Frozan Safi, di 29 anni, è stata uccisa insieme ad altre tre ragazze a Mazar-i-Sharif, in Afghanistan. I proiettili l'hanno resa irriconoscibile.

__A well-known Afghan women's rights activist, 29 years old economist Frozan Safi was killed along with three other girls in Mazar-i-Sharif, Afghanistan. The bullets made her unrecognizable.

#FrozanSafi #womenrights #thecartoonmovement #afghanistan #cartooningforpeace #cartooningforsolidarity #courrierinternational #LaRepubblica #repubblicaxl #lemonde

Marco De Angelis




 #FrozanSafi #Afghanistan

Hanno cercato di importi un burqa di pallottole, ma hanno perso.

Ora il tuo viso lo conoscono tutti.

Mauro Biani




Marilena Nardi

16 August 2021

Buried souls

Kabul surrenders to the Taliban. The Islamic Emirate is reborn. A fraternal hug to all Afghan Women and Girls. My thoughts are especially for them.

by Cartoonmovement

by Erbacce


Marilena Nardi
2 September 2021
Exporting democracy
Afghanistan now.
by CartoonMovement https://cartoonmovement.com/cartoon/exporting-democracy


Alla mia maniera, ricordando Safi Frozan attivista Afghana per i diritti delle donne.

#FrozanSafi #Afghanistan

Pierpaolo Perazzolli





Afghan women’s: freedom and Job!#AfghanWomen #afghanistannotsafe #Afghan_lives_matter #HumanRights

Atiq Shahid





Niels Bo Bojesen

16 September 2021

The Taliban Say That Women Can Study In Gender-Segregated Universities.

https://cartoonmovement.com/cartoon/taliban-say-women-can-study-gender-segregated-universities




Ivailo Tsvetkov

16 September 2021

Life in Afghanistan

Life under Taliban rule one month on. Visit our collection for more cartoons about the burqa.

https://cartoonmovement.com/cartoon/life-afghanistan



Alireza Pakdel

12 September 2021

The fate of Afghan women in the Taliban regime

https://cartoonmovement.com/cartoon/fate-afghan-women-taliban-regime



Cala la notte sull'Afghanistan di Joep Bertrams, Paesi Bassi 18/08/2021

https://www.politicalcartoons.com/sku/254557



great tension by Joep Bertrams, The Netherlands

https://www.politicalcartoons.com/sku/254779


Solidarity with Afghan women, always.
Andrea Arroyo


Meena Keshwar Kamal - GianLuca Costantini


Mai più tornerò sui miei passi

Sono una donna che si è destata

Mi sono alzata e sono diventata una tempesta

che soffia sulle ceneri

dei miei bambini bruciati

Dai flutti di sangue del mio fratello morto sono nata

L’ira della mia nazione me ne ha dato la forza

I miei villaggi distrutti e bruciati mi riempiono di odio contro il nemico,

Sono una donna che si è destata,

La mia via ho trovato e più non tornerò indietro.

Le porte chiuse dell’ignoranza ho aperto

Addio ho detto a tutti i bracciali d’oro

Oh compatriota, io non sono ciò che ero.

Sono una donna che si è destata.

La mia via ho trovato e più non tornerò più indietro.

Ho visto bambini a piedi nudi, smarriti e senza casa

Ho visto spose con mani dipinte di henna indossare abiti di lutto

Ho visto gli enormi muri delle prigioni inghiottire la libertà

nel loro insaziabile stomaco

Sono rinata tra storie di resistenza, di coraggio

La canzone della libertà ho imparato negli ultimi respiri,

nei flutti di sangue e nella vittoria

Oh compatriota, oh fratello, non considerarmi più debole e incapace

Sono con te con tutta la mia forza sulla via di liberazione della mia terra.

La mia voce si è mischiata alla voce di migliaia di donne rinate

I miei pugni si sono chiusi insieme ai pugni di migliaia di compatrioti

Insieme a voi ho camminato sulla strada della mia nazione,

Per rompere tutte queste sofferenze, tutte queste catene di schiavitù,

Oh compatriota, oh fratello, non sono ciò che ero

sono una donna che si è destata

Ho trovato la mia via e più non tornerò indietro.


Meena Keshwar Kamal

MEENA KAMAL (1957-1987) Meena Keshwar Kamal è stata un’attivista afghana impegnata nella difesa delle donne e fondatrice  del movimento femminista Associazione Rivoluzionaria delle donne dell’Afghanistan (RAWA). E’ stata assassinata dai fondamentalisti islamici nell’anno 1987 quando aveva appena compiuto trent’anni.(dalla bacheca di Nives Stabilini)


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L'ultimo articolo di Gino Strada ci spiega la guerra in Afghanistan

mercoledì 3 novembre 2021

3 novembre : Buon Compleanno Monica Vitti!

Buon compleanno a Monica Vitti che spegne oggi 90 candeline ! Ha inaugurato la comicità al femminile e fu proprio Mario Monicelli a metterne in risalto la sorprendente verve dirigendola nella commedia. Ma anche grandi interpretazioni drammatiche come in «L'avventura», «La notte» e «Deserto rosso» di Michelangelo Antonioni.


Cara Monica, che abbraccio! Mauro Biani




Monica Vitti - GIO/Mariagrazia Quaranta


Scoprire di far ridere è come scoprire di essere la figlia del re [Monica Vitti]





Monica Vitti - Carrera Arcangelo


 "Diciamo che il mondo è di chi si alza presto. Non è vero. Il mondo è di chi è felice di alzarsi".

Monica Vitti



Presentato in anteprima al Festival del cinema di Roma (che si tiene proprio in questi giorni) il film documentario "Vitti d'arte, Vitti d'amore" che potremo vedere a novembre su Rai 3, dedicato all'attrice italiana Monica Vitti che fra qualche giorno compirà 90 anni.
#Monicavitti #Festivaldelcinemadiroma #Roma #Cinema #Teatro #Spettacolo #Televisione
Bruno Prosdocimi
https://www.raiplay.it/programmi/specialemonica

Monica Vitti - Umberto Rigotti





“A un certo punto della vita, a mia insaputa, devo aver deciso di dimenticare. Non dimenticare i dolori o gli errori, ma dimenticare fatti, persone, o forse solo confondere tutto".
Parole che suonano ogni giorno più dolorose pensando a come Monica Vitti, che oggi compie 90 anni, sta (non) vivendo da tanto, troppo tempo.
Augusto Rasori



Monica Vitti - Pierpaolo Perazzolli




Il post potrebbe subire modificazioni grazie 

mercoledì 8 settembre 2021

Paralimpiadi 2020

 


© Manuel De Rossi




Alla mia maniera per ricordare lo strepitoso successo di #AmbraSabatini #martinacaironi e #MonicaContrafatto, un podio tutto azzurro ! Brave ragazze!

© Pierpaolo Perazzolli


Un’impresa monumentale, impensabile anche solo da immaginare.

Prima, seconda e terza. Una tripletta azzurra da sogno nella gara regina delle Paralimpiadi: i 100 metri. 

Oro per Ambra Sabatini, con tanto di record del mondo. Sarebbe già apoteosi così, ma riusciamo anche a conquistare l’argento con una infinita Martina Caironi e addirittura il bronzo con Monica Graziana Contrafatto, eroiche sotto la pioggia di Tokyo.

Un podio tutto italiano per un’impresa storica.

E ora le medaglie sono 69: record di ogni tempo.

Non ci sono più parole per queste donne e uomini straordinari. 

Cartolina più bella non poteva esserci da questi Giochi.

Lorenzo Tosa




Paralimpiadi
Vignetta realizzata con i partecipanti del laboratorio "Vignettiamo sul mondo" durante il festival ArtMaySound di Bolzano.

© Gianlo 

https://gianloingrami.blogspot.com/2021/09/paralimpiadi.html


Viva l'Italia che lotta e non si arrende mai♥️

©Giancarlo Covino



sono felice per chi ha vinto medaglie

leggo di risultati straordinari "nonostante" le condizioni

le condizioni sono simili per ogni atleta, per il primo e per l'ultimo, qualcuno deve pur vincere, come in ogni gara

la luce, la bellezza, a mio parere, è nel rendere eclatante la determinazione, l'ostinazione, il sacrificio, la disciplina per individuare un limite e tentare di superarlo

una metafora esistenziale, buona per chiunque

frequento persone che si aggiudicano quotidianamente invisibili medaglie

allacciando un bottone, infilando una chiave, raggiungendo il divano, attraversando la strada e trovando parcheggio

resistendo all'indifferenza, al pregiudizio, al sospetto e al pietismo

lavorando, incazzandosi, amando

senza inno, alla fine

queste olimpiadi non si disputano ogni quattro anni

ma ogni quattro battiti, circa

Fabio Magnasciutti

© Dalcio Machado









Li hanno snobbati. Li hanno sottovalutati. Li hanno trattati con quell’insopportabile pietismo dei “sani”. Li hanno persino oscurati in tv, preferendo un tg alle imprese di Bebe Vio.

Loro hanno risposto nell’unico modo in cui sanno e possono fare: sul campo, in vasca, in pista, in pedana. E questa notte si sono addirittura superati, abbattendo anche lo storico record di Seul ‘88.
Ora sono 61 le medaglie. E mancano ancora due giorni alla fine delle Paralimpiadi.

Non ci sono più parole per raccontare questi atleti straordinari, campionesse e campioni veri, ognuno con una storia pazzesca di caduta e resistenza, a 20 come a 50 anni.

Con il pensiero che va, inevitabilmente, a chi, come Alex Zanardi, avrebbe potuto esserci (e dominare) e invece si ritrova a combattere una battaglia molto più importante in un letto d’ospedale.

È ora che se ne parli. È ora che questi atleti aprano i telegiornali, invece di esserne oscurati.
È ora che anche in questo Paese calciocentrico si cominci a parlare di questi sport presunti “minori”, di queste donne e uomini straordinari, da cui c’è solo da ascoltare e imparare.

Non c’è modo migliore di chiudere quest’estate indimenticabile.

© Lorenzo Tosa



sabato 14 agosto 2021

Gino Strada l'omaggio dei disegnatori italiani (parte prima)

 

Un Mito

Gio / Mariagrazia Quaranta


Il nostro amato Gino è morto questa mattina.

È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di 

EMERGENCY.

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose.

Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano.

Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice.

Ti vogliamo bene Gino.

-- Lo staff di EMERGENCY



Cambiare il Mondo è impossibile, renderlo migliore è possibile, sicuramente Gino Strada lo ha reso migliore a milioni di persone in tante zone dimenticate e marginali dove guerre e ingiustizie sono sovrane
Paolo Lombardi


Molte vignette che ho disegnato sono state ispirate da quello che Gino Strada faceva in tante parti del mondo, questa è una, ricordo la sua rabbia quando raccontava delle vittime delle mine, vittime in gran maggioranza bambini, mine spesso costruite in Italia, a Brescia per esattezza
Paolo Lombardi



Addio a un GRANDE uomo!
Umberto Rigotti



Un altro mondo è possibile!
Non serve essere Santi, non serve essere Supereroi, ma uomini.
Uomini nel senso più pieno e profondo.

E Gino Strada lo era.

Sarà difficile portare avanti questa lezione di umanità.

Il mio omaggio a Gino Strada
Alagon / Virginia Cabras



È morto Gino Strada.
#Emergency EMERGENCY #GinoStrada #Lutto
Stefano Tartarotti

Dedico questa mia vecchia illustrazione del 1987 a Gino Strada, scomparso oggi, fondatore della ONG Emergency, medico al fronte contro tutte le guerre. Grazie!
I dedicate this old illustration of mine from 1987 to Gino Strada, deceased today, founder of the ONG Emergency, doctor at the front against all wars. Thank you!
Marco De Angelis



Vanessi


Kutoshi Kimimo

La Rotta

#ginostrada #ginostradaemergency #emergency #sketch #cartoon #vignette #watercolor #drawing
Luca Garonzi


Alla mia maniera in ricordo di un grade personaggio che troppo presto è andato avanti... buon viaggio #GinoStrada !
Perazzolli



A Gino Strada.
https://www.nicocomix.it/gino-strada/
#Nicocomix #GinoStrada #Emergency #ospedali #umanità #fumetti #vignette #artist #painting #drawing #emergencymedicine #13agosto


Riposa in pace e... grazie!

#GinoStrada #emergency #Gino @emergency_ong #satiraneurodeficiente #disegni #Vignette
Mario Airaghi


Gallo


Ciao Gino.
#ginostrada #emergency
Romaniello

Andrea Savostano




La mia vignetta pubblicata su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO l'11 luglio 2007. Gino Strada lascia l'Afghanistan per le accuse infamanti che descrivono Emergenzcy fiancheggiatrici di al-Qaeda. Il medico accusa il nostro governo di non aver smentito immediatamente le gravi accuse. Adesso che è morto non ci sarà città che non gli dedicherà UNA STRADA.
Nico Pillinini


LA NOTTE DI SAN NESSUNO... era il 2005.
Fogliazza




“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, è la frase che Emergency ha voluto sottolineare per ricordare al meglio Gino Strada.
Christian Durando



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Addio, Gino
È morto oggi a 73 anni Gino Strada, fondatore di Emergency e da sempre paladino dei diritti umani. Nato a Sesto San Giovanni nel 1948, studiò al Liceo classico Carducci per poi laurearsi in Medicina e Chirurgia all'Università Statale di Milano, specializzandosi in Chirurgia d'urgenza. Aveva una spiccata sensibilità Gino Strada, un'umanità rara che lo aveva portato a diventare uno dei più grandi esperti di trapianti di cuore e cure delle vittime di guerra. Tra il 1989 e il 1994 ha lavorato con il Comitato internazionale della Croce Rossa in Afghanistan, Pakistan, Gibuti, Etiopia, Bosnia ed Erzegovina, Perù e Somalia.
Quando fondò nel 1994 Emergency forse non immaginava che la Ong sarebbe diventata una delle più importanti associazioni umanitarie internazionali che avrebbe curato e salvato circa 11 milioni di persone in tutto il mondo. Tra le posizioni critiche assunte, quelle più veementi riguardarono la partecipazione dell'Italia in Afghanistan nell'Operazione Isaf. Proprio nel Paese oggi di nuovo in mano ai talebani, Strada visse sette anni. Il programma di Emergency partì in Afghanistan nel 1999 e, con tre ospedali e 40 cliniche, ha permesso di curare oltre sette milioni e mezzo di persone. Fu tra i primi già negli anni '90 a ritenere un errore la guerra nel Paese e a profetizzare che non avrebbe portato a nessuno degli obiettivi sperati. Strada aveva dichiarato di non votare alle elezioni politiche da circa trent'anni, perché contrario alle scelte di politica estera di vari governi a sostegno delle missioni, alla partecipazione del Paese in diversi conflitti e alle politiche di gestione del fenomeno migratorio.
A seguito delle dimissioni dei vari commissari straordinari alla sanità in Calabria nel 2020, il nome di Strada era circolato per ricoprire questo ruolo, ma alla fine non se ne fece niente. Strada decise allora di creare e gestire con Emergency un reparto Covid in un ospedale da campo a Crotone. (adnkronos)