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sabato 23 giugno 2018

La figura di Donald Trump domina tra le caricature del World Press Cartoon 2018


Trump - Guaico, Colombia

Trump - Silvano Mello, Brasile


Trump - Asier Sanz, Spagna.



La figura di Donald Trump domina tra le caricature del World Press Cartoon 2018

Di Francisco Punal Suarez

Esclusivo per Fany Blog

Il presidente degli Stati Uniti è il più caricaturato nella Sala dell'esposizione del 13 ° World Press Cartoon presso il Centro Culturale e Congressi della città portoghese di Caldas da Rainha.

E non potrebbe essere altrimenti, dato il suo narcisismo,

martedì 22 marzo 2016

Fuga di fegati… di Nadia Redoglia

Donor
BY SCHOT, DE VOLKSKRANT, NETHERLANDS
Fuga di fegati…

di Nadia Redoglia

Presa Diretta ha trasmesso fatti (e misfatti) che ruotano attorno a migliaia di vittime italiane (milioni a livello planetario) contagiate da epatite C (HCV). Il pezzo realizza assunti inquietanti, primo fra i quali: chi è ricco può curarsi, chi non lo è può morire.
Limitiamoci a casa nostra.
Attorno agli  anni 80  la sanità pubblica trasfuse migliaia di sacche sangue ed emocomponenti  infetti da HCV. Chi ha potuto dimostrare che prima della trasfusione era sano è in fila per ottenere dallo Stato il risarcimento danni. Tutti gli altri, insieme con coloro che hanno contratto il virus per altre vie (odontoiatria, siringhe infette ecc.), patiscono in proprio le conseguenze di virus potenzialmente mortale e irreversibile almeno fino qualche anno fa, epoca in  cui è stata scoperta la rivoluzionaria terapia che lo annienta, o meglio, che blocca la sua opera devastatrice.  La casa farmaceutica scopritrice fu fagocitata da chi (a offerta per rilancio) propose oltre 11miliardi di dollari (!) per metterla sul mercato. Da lì conseguì la commercializzazione monopolizzata. La nostra Aifa nel 2014 l’acquistò spuntando un certo prezzo (seppur a quanto pare inferiore di circa la metà degli 84mila $ in Usa).  Prezzo che per l’Italia risulta a tutt’oggi ancora stratosferico e dunque non spendibile per tutti i malati e infatti ci dicono che i soldi non bastano per tutti.  Da qui una sorta d’ambarabacicciccoccò SSN  “orientata istituzionalmente” a “scegliere” i pazienti cui somministrare il farmaco salvifico. E’ ciò che accade pressappoco dal 2014 a oggi in tutta Italia. La cantilena terapeutica tra medico e paziente tende a orientarsi in via temporale più o meno in queste fasi: 1)“lei al momento non è così grave dunque non rientra nella somministrazione, rivedremo alla prossima visita”. Passa un semestre. 2) “qui è il caso di fare altri esami  poi vedremo” . Altro semestre e si chiude l’anno. Nell’anno successivo i nuovi esami invitano il medico a rilevare che “be’ quel valore è significativo, importante quanto a parametro, sì, a ben vedere lei  può essere inserito nel protocollo”. Quell’anno trascorre a vuoto,  per lo più interamente con domanda del paziente sul tipo “quando iniziamo dunque?” Ed è qui che scattano  risposte evasive, ma esplicite, del tipo “al momento non ci sono soldi, si tranquillizzi appena ci saranno lei sarà tra i primi della lista”. Ed è qui che s’instaura il ventaglio dei pazienti:  va da coloro che, potendo pagare in proprio l’ottenimento del farmaco, possono rivolgersi ad altri paesi//continenti  a coloro che, per indigenza o ignoranza, sono costretti a bloccarsi sull’assistenza italiana. Tra i primi c’è anche chi s’è rivolto all’India . Con massimo un terzo del costo italiano (voli, soggiorno, visite private e terapia compresi) ottiene il tutto. L’India, infatti, a differenza di tutto il resto del pianeta, non solo si è attivata per operare in proprio quanto a brevetti, ma sta lavorando -con ottimi risultati- per ottenere, in virtù di ciò che sancisce la Carta Universale, il diritto alla salute spettante a tutti i popoli. Di fatto l’antidoto all’ HCV èda paragonarsi alla penicillina e a tutti gli storici vaccini salvavita ormai ottenibili con pochi spiccioli (morbillo/vaiolo/polio ecc.). L’India in tal senso ha lavorato  anche sull’Aids.
Ebbene, ai pazienti italiani affetti da HCV (teniamo anche ben presente le fonti di contagio!) che, rivolgendosi ai loro distretti sanitari, sono pressoché trattati come sopra, mi permetto di consigliare: chiedete per iscritto ciò che dichiarano i vostri medici. Delle due l’una: o non siete al momento necessari di quella terapia oppure ne avete bisogno, ma il SSN non ha soldi per pagarvela. Nel primo caso ne risponderà, quanto scienza e coscienza, il medico. Nel secondo ne risponderà lo Stato che vi sta impedendo di far valere il sacrosanto diritto  sancito non solo dalla Carta Universale, ma anche dal costituzionale italiano art. 32: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Il nostro governo fa l’indiano? No. In questo caso fa l’opposto. Invece d’attivarsi insieme con la “sua” Aifa a lavorare come sta facendo l’India, sottosta al pizzo del monopolio statunitense divenendo così, automaticamente, detentore del potere di vita e di morte…

19 marzo 2016







More time for medicine    Alex Falcó Chang
If the world spent more time finding medicines to cure major diseases would be better than spending time searching for new weapons to cause more deaths.
20 Feb 2015

lunedì 25 maggio 2015

Le quote che nessuno vuole.




La  diluizione
La Commissione Europea finalmente ha raggiunto un piccolo risultato positivo sul fronte dell'immigrazione.
Ma Cameron non gradisce questa medicina, neanche a dosi omeopatiche.
UBER

ARCA O BARCONE?
A poco a poco tutti gli altri stati  europei si stanno sfilando dalla equa decisione delle  quote lasciando magnanimamente all'Italia il  comando di una criticissima e impraticabile missione navale per l'affondamento dei barconi.
UBER




IL SILURO ACCESO
Dopo la storica decisione della Commissione Europea, quasi unanime, sul tema dell'immigrazione iniziano i "distinguo". Dopo la Gran Bretagna e la Danimarca anche la Francia e la Spagna rifiutano il sistema delle "quote"  lasciando volentieri il cerino acceso della distruzione dei barconi in mano alla Mogherini.
UBER





Tieh inglese

di Nadia Redoglia
Sarebbe importante per l’Europa se la Commissione Juncker imponesse a tutti i paesi membri l’accoglienza dei profughi ripartita secondo criteri PIL e superficie territoriale in forza di quella solidarietà su cui l’Unione fonda le radici: sarebbe la soluzione migliore per garantire una seria politica d’immigrazione.  E’ invece l’assunto orwelliano che detta legge: tutti i membri sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. E dunque i sette punti che la commissione sta deliberando per attenuare l’infame mattanza mediterranea prevedono sì sostanziali progressi sotto il profilo umano, strategico e finanziario, ma di fatto ben pochi Stati tra i 28 onoreranno il trattato e così il piano funzionerà giusto provvisoriamente. Fresco di nuova nomina il primo ministro inglese rifiuta l’ospitalità ai rifugiati consapevole che per economia e politica l’Europa ben difficilmente potrebbe esistere senza il Regno Unito, sicché in attesa del promesso (paventato) referendum 2017 lancia il suo dictation: no Camerun just Cameron. Del fatto che anche la City stramazzerebbe senza l’asse economico europeo e che la Scozia (filo europea) uscita trionfante dai seggi con il suo Partito-Stato, appena Londra si tirasse fuori dichiarerebbe la fine della Gran Bretagna, sembra fargli manco un plissè.

E mentre lui non fa una piega il resto d’Europa appare sempre più spiegazzato, spiazzato e piegato…

12 maggio 2015



quota plan refugees
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  5/13/2015


Divisive British election 
- © Chappatte in The International New York Times



Stuttman


Stuttman


cartoon SK

© Manny Franscico (Philippines)

Mediterranean migrants
BY PARESH NATH, THE KHALEEJ TIMES, UAE  -  4/22/2015



Help
BY SCHOT, DE VOLKSKRANT, NETHERLANDS  -  5/19/2015


giovedì 21 novembre 2013

Le Filippine colpite dal super tifone Hayan

4 milioni di bambini colpiti dal tifone nelle Filippine.
Ma come fanno i tifoni a beccare sempre i più poveri?
Four million children hit by thipoon in the Philippines.
But how the typhoons always manage to spot the poorest people?
Filippine
Enzo Apicella

Scrive Silvestro Montanaro: Più di diecimila morti a causa di uno spaventoso tifone nelle Filippine. Il racconto della gran parte dei media si ferma a questo. Punta il dito sulla violenza assassina della tempesta. E a me viene una gran rabbia, un gran senso di nausea per questo modo superficiale, menzognero ed offensivo di raccontare le cose. Mi è capitato di esser presente nel corso di terribili tempeste. Ero in albergo. Le ho viste dalla finestra, assolutamente al sicuro. A morire, in assoluta maggioranza, erano e sono quelli che non possono mettersi al sicuro. Nelle Filippine ci sono baraccopoli immense. Poveri pali e tetti di cartone. Ci vivono milioni di esseri umani. Indifesi. Anche quando c’è il sole. Muoiono i poveri sotto l’unica tempesta assassina che io conosca. L’ingiustizia.

domenica 14 aprile 2013

Il vincitore del World Prize e tutti i premiati della categoria Editorial


 The Winner World Prize and 1st Prize Editorial 
is 

«EU Rescue Team» by Michael Kountouris, Greece,
 published in «Efimerida Ton Syntanton» newspaper, from Athens


«EU Rescue Team» by Michael Kountouris, Greece, published in «Efimerida Ton Syntanton» newspaper, from Athens

Editorial Cartoon category

«EU Rescue Team» by Michael Kountouris, Greece, published in «Efimerida Ton Syntanton» newspaper, from Athens; 
2nd Prize: «Untitled» by Radulovic Spiro, Serbia, published in «Politika», from Belgrade; 
3rd Prize: «USA greatest enemy», by Gregório de Holanda, Brazil, published in the «Diário de Pernambuco» newspaper, from Recife.


2° Prize 2° premio - categoria Editorial

 2nd Prize: «Untitled» by Radulovic Spiro, Serbia, published in «Politika», from Belgrade


 3° Prize 3° premio - categoria Editorial

3rd Prize: «USA greatest enemy», by Gregório de Holanda, Brazil, published in the «Diário de Pernambuco» newspaper, from Recife

Honourable Mentions

«Innocence of Muslims», by David Rowe
Australia, published in the daily «The Australian Finance Review», from Melbourne


 «Euro Crisis» by Tet, 
Indonesia, published in the «Kompas Morning Daily» newspaper, from Jakarta;


 «Untitled», by Haddad,
 France, published in «Courrier International», Paris


«Muhammad Cinema», by Cau Gomez, Brazil,
 published in «A Tarde» newspaper, from Salvador, Brazil;


«Petrol ways», by Cost, France,  
published in «Le Vif Express», from Brussels, Belgium;


 «World of Sport» by Schot, Nederlands,
  published in «De Volkskrant» newspaper, from Amsterdam;


 «Obama has disappointed...» by Randi Matland, 
Norway, published in «VG» newspaper, Oslo.
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Nona edizione è questa del 2013 di Worl Press Cartoon Sintra.
Complimenti agli organizzatori ed alla giuria!


La giuria 2012(da sinistra a destra) era composta da Francisco Puñal (Spagna), Ricardo Antunes (Brasile), António Antunes (Portogallo), Riber Hansson (Svezia) e Marilena Nardi (Italia).



Nota di Francisco Punal Suarez:

EL CARICATURISTA GRIEGO MICHAEL KOUNTOURIS GANA EL GRAN PREMIO DE LA NOVENA EDICIÓN DEL WORLD PRESS CARTOON, DE SINTRA, PORTUGAL
Por Francisco Puñal Suárez

Una caricatura sobre la crisis que sufre Grecia, realizada por el experimentado dibujante de ese país Michael Kountouris ha ganado el Gran Premio  de la  novena edición del World Press Cartoon, que reconoce a nivel internacional las mejores caricaturas publicadas en medios impresos en 2012, y que hoy abrió sus puertas en el centro cultural Olga Cadaval, de la ciudad portuguesa de Sintra, famosa por sus atractivos turísticos y culturales.
El dibujo de Michael, titulado “Equipo de rescate de la UE” destaca la huella de varias personas que se han suicidado, mientras una inoperante Unión Europea, como bombero inútil, no impide esa acción dramática. La caricatura de Kountouris es la síntesis y espíritu de este Salón donde quedan claras la desorientación y la revuelta que arrasan a Europa, cuya ola de pesimismo y desasoseigo reflejan muchas de las caricaturas presentadas. La ventaja es que nos hacen pensar, reír y seguir adelante.
Y así es como el World Press Cartoon  y la sala de exposición en  Sintra 2013 es nuevamente tomada por la fiebre de la crisis, con su epicentro enla Unión Europea. El pesimismo de los europeos se refleja en los “malos tratos” gráficos a  Angela Merkel,  o la melancolía de un retrato de François Hollande, que conviven lado a lado con los colores vivos de una bella caricatura de Evo Morales, con el aire siempre feliz de Mandela y con  los inevitables futbolistas  en boga ahora en la era Messi. Temas intemporales o recurrentes  que se repiten: Adán y Eva en el Paraíso, las amenazas ambientales, los precios de la energía… Dominan  el  paisaje editorial sobre el estado sombrío del mundo (especialmente el euro, los mercados, la autodestrucción de Siria).
En el año 2010 –expresa Michael Kountouris-   la Troika  vino a Grecia por primera vez a tratar la crisis  y desde entonces nos ofrecieron tres paquetes de rescate. Cada vez que ellos estaban tratando de salvarnos, las medidas de austeridad eran más difíciles, los ingresos se redujeron,  aumentó el desempleo,  la ira de la gente y la desesperación  y así muchas personas se han suicidado. Y la crisis todavía está aquí, el  rescate no se logró. Esta situación fue la inspiración para mi caricatura. Hoy en día, la crisis en Grecia ha devenido  una crisis humanitaria causada por la Europa unida de los bancos y no de los pueblos. Por un lado, el país fue destruido por los políticos, y por otro, los griegos son castigados por sus socios europeos.
La caricatura de Kountouris fue publicada en la revista griega Efimerida Ton Syntakton el dia 12/12/2012.
La lista de premios es la siguiente:
En caricatura personal, el argentino Pablo Lobato obtuvo el primer premio con un dibujo del presidente boliviano Evo Morales, publicado en la revista chilena Qué pasa?, el día 8/06/12; el brasileño Jarbas, el segundo, por un diseño de Nelson Mandela, publicado en el Diario de Pernambuco el  19/12/2012. , y el tercer premio fue para el español Javier Carbajo por una caricatura del futbolista Leo Messi, que vio la luz en la revista El Jueves, el  21/11/2012.
En la caricatura editorial fueron galardonados, además del griego Kountouris, que obtuvo el primer premio, el caricaturista serbio Radulovic Spiro, que ganó el segundo premio con su dibujo  "Sin  título", publicado en la  revista serbia Politika , y el tercero lo obtuvo el caricaturista brasileño, Greg, con su caricatura “El mayor enemigo de los Estados Unidos”, publicado en la revista Diario de Pernambuco.
En dibujo humorístico el iraní Saeed obtiene el primer premio con su diseño “Recesión económica, publicado en la revista iraní Jam-e-Jam, el 08/07/2012; el francés Rousso, el segundo premio con su dibujo ¿Quién es? publicado en la revista francesa Barricada el 01/05/2012; y el colombiano Raúl Fernando Zuleta, el tercer premio con su caricatura “Mujer libre”, publicado en la revista peruana El mundo de Karry, el 17/12/2012.

Antonio Antúnes, caricaturista portugués, director del World Press Cartoon  expresa:
La gran virtud del humor es su poder de transformación interior. Observar detenidamente las caricaturas que integran  de esta exposición, dando a cada uno de ellas el tiempo necesario, puede despertar en nosotros una sonrisa, que es una buena respuesta a la crisis. La caricatura, por su honestidad crítica,  tiene un lugar insustituible en la prensa y merece la atención y el homenaje que le rinde anualmente  el World Press Cartoon, que también lucha contra los elementos de la crisis, gracias al apoyo del Ayuntamiento de Sintra.
Queremos volver en el 2014 para celebrar la décima edición del World Press Cartoon. A eso nos animan las palabras de aliento que recibimos continuamente de dibujantes, editores, críticos y público. En estos momentos donde en el mundo se cierran más periódicos y revistas, y donde hay menos espacios para el humor gráfico, este evento es la ocasión magnífica para apreciar por qué la caricatura es un lenguaje universal, caracterizado por la gracia, el ingenio y la inteligencia de sus autores, por qué su presencia es vital en la prensa y por qué ocupa un lugar indispensable en nuestras vidas.

La exposición estará abierta al público, de forma gratuita, desde el sábado 13 de abril al 30 de junio.


http://www.worldpresscartoon.com/en#/wpc2013

PS: mi permetto di aggiungere qui sotto quelle mani verdi giunte in preghiera che ho tanto ammirato nei bellissimi manifesti della mostra. Mani disegnate da Alecus, Messico per il giornale Mas.


sabato 23 febbraio 2013

Le elezioni italiane nelle vignette estere

Ultima aggiornamento 2 marzo ore 11
Molta attesa all'estero sui risultati elettorali italiani
Le vignette
  Dalla Svezia


Italien
Jan-Erik Ander


Berlusconi, Bersani, Grillo
By Riber Hansson, Sydsvenskan - 2/26/2013


The Princess and the Pea
By Olle Johansson, Sweden - 2/28/2013



Dall'Olanda


Joker
21-02-13 mogelijk wint berlusconi de verkiezingen
Bertrams


bella italia 
 By Joep Bertrams, The Netherlands - 2/26/2013


No business like show business
By Schot, De Volkskrant, Netherlands - 2/21/2013


capitano Berlusconi
By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 2/18/2013

Dall'India e UAE




taly which way
By Paresh Nath, The Khaleej Times, UAE - 2/21/2013

Dall'Inghilterra 

The raising of Lazarus
Dave Brown -The Indipendent

Dave Brown -The Indipendent 27/02/2013



Steve Bell on the Italian election - cartoon
Dalla Germania

Stuttman

Stuttman

Dalla Francia


 Elections Italiennes: Quel Cirque!
di Georges Million per Il Pennino di Dino Aloi



AJUBEL per Liberation

Papa vs Berlusconi. Dessin du Vif/L'Express du 14 février 2013.
Nicolas Vadot


Beppe Grillo wins in Italy
By Pierre Kroll, PoliticalCartoons.com - 2/26/2013



Dalla Svizzera e Libano


Elections italiennes
Chappatte dans "Le Temps" (Geneve)

Italian Theater
Chappatte in "International Herald Tribune"


Dalla Spagna

Italy
By Kap, Spain - 2/23/2013



Elchicotriste


Dall'Australia

 FRG use only
David Rowe illo for AFR
Gallery, Italian election, Silvio Berlusconi, bersani,grillo


Dall'Austria


Silvio Casanova
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 2/26/2013

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Link:
Tutti i dubbi dei cattolici Liberation
Le elezioni italiane El Pais

Is Beppe Grillo the bogeyman a disaster waiting to happen, or can his activist army heal Italy?
The Guardian