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giovedì 1 ottobre 2015

La crisi colpisce anche l'umorismo


Dal 1° Ottobre 2015 il Corriere della Sera abolirà le vignette dalla pagina dei lettori.Un'epoca (per me, ma anche per tutti gli altri disegnatori) che si chiude. E' stato bello, ma ogni cosa - purtroppo - ha una fine. Grazie a tutti i collaboratori del Corriere per la loro assistenza. 
Bruno Bozzetto


Tristissima notizia!

sabato 18 luglio 2015

La bolla cinese

venerdì 10 luglio 2015
Scoppierà la bolla finanziaria cinese? O il sistema "comunista" riuscirà a risolvere un problema eminentemente capitalistico e finanziario?
Un bel giallo per le vacanze.
Gianfranco Uber




Qualcuno lo ha già ribattezzato il “mercoledì nero” delle Borse cinesi. Stamane Shanghai ha lasciato sul terreno quasi sei punti percentuali. Le perdite da metà giugno superano ormai il 30% e 500 nuove aziende hanno sospeso le contrattazioni (portando il totale a 1.300).

Cosa facendo scoppiare la bolla? Il rallentamento della crescita economica non è un segreto, spiegano gli analisti, ma ora pesa la specificità del mercato azionario cinese: 80% di investitori privati (poco esperti e che si fanno prendere facilmente dal panico) e interventi di sostegno di Pechino che hanno sortito l’effetto opposto.



Ma la bolla sarà solo cinese? 



Bubble maker    Ramses Morales Izquierdo
Mr Bubble maker gets more and more power, just give him time!
10 Aug 2012

When Will the Euro Bubble Burst?    Jean Gouders
Now Portugal also needs extra loans....Italy in the danger zone, France heading towards the danger zone.....

lunedì 8 settembre 2014

Mamma ho perso l'aereo

Le vignette





Al-Italia
 CeciGian




Sexy plan

Portos-Franco Portinari


UBER



Fulvio Fontana




Tiziano Riverso


Giannelli


La notizia

Accordo con Etihad, 1,76 mld per nuova era Alitalia
Hogan, la voglio più sexy; Del Torchio, ora navigazione sicura
Nozze fatte tra Alitalia ed Etihad: dopo un anno passato tra ammiccamenti, frequentazioni e un fidanzamento anche contrastato, le due compagnie hanno finalizzato un accordo da 1,758 miliardi che permetterà all'ex compagnia di bandiera di 'rinascere' per la seconda volta. La nuova Alitalia tonerà all'utile entro tre anni e sarà più sexy, promette James Hogan, che però non esclude altre scelte difficili. L'atteso matrimonio fa comunque tirare un sospiro di sollievo un po' a tutti, dall'azienda al Governo, dopo una settimana di passione in cui proteste dei lavoratori, frizioni tra i soci e intoppi sugli ultimi nodi hanno tenuto tutti in tensione fino all'ultimo. La firma dell'accordo è arrivata nel corso di una giornata graziata dal temuto rischio paralisi a Fiumicino, ma sospesa tra attesa e incertezza, con una conferenza organizzata da tempo, ma convocata con poco meno di due ore d'anticipo. Si è voluto infatti aspettare che tutto fosse davvero pronto e che nulla potesse far saltare l'operazione. Gli ultimi tasselli sono arrivati, prima nella notte con la firma delle associazioni professionali e della Uilt all'accordo sul contratto e sui risparmi sul costo del lavoro; poi con l'ok dell'assemblea degli azionisti di Alitalia, che si è riunita in mattinata a Fiumicino, al testo dell'accordo e all'aumento di capitale da 300 milioni.

"Ce l'abbiamo fatta, dopo un anno di lavoro tanta fatica e tante notti", ha commentato a caldo un soddisfatto ma anche emozionato Del Torchio, che ha ripercorso i suoi 16 mesi alla cloche della compagnia: "Mi sembra sia passato un secolo. Il mio obiettivo era mettere in sicurezza l'azienda e dare un futuro solido ad Alitalia". L'avventura con Etihad è iniziata proprio un anno fa, il 14 agosto 2013, con il primo viaggio del manager varesino ad Abu Dhabi per incontrare Hogan: "Lì abbiamo gettato le basi, è stato un fidanzamento un po' contrastato, ma oggi celebriamo un'alleanza strategica. Dopo tante turbolenze ora possiamo iniziare una navigazione aerea sicura". E anche Etihad conferma che la trattativa è stata tutt'altro che semplice: "E' stato un negoziato duro ma è una vittoria per tutti", ha detto Hogan illustrando con slide in inglese e italiano la propria "visione" per la nuova Alitalia: farne un'azienda "più sexy con i migliori servizi possibili, non una vera rivoluzione, ma un'evoluzione", puntando sul lungo raggio con l'obiettivo di fare della compagnia "l'ambasciatrice dell'Italia che fa soldi".

Per farlo, Hogan mette sul piatto un investimento di 1,758 miliardi (di cui 560 tra iniezioni di liquidità, acquisti di asset e altre linee e accordi) per ristrutturale il bilancio della compagnia: "dal punto di vista finanziario non funziona bene", ha spiegato il manager che avverte che non ci sono ricette semplici ma promette di costruire e crescere insieme. Unanimi i commenti di soddisfazione. Il Governo "saluta con grande piacere la firma dell'accordo tra Alitalia e Etihad", ha detto il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio. E il ministro dei trasporti Lupi aggiunge: "ce l'abbiamo fatta, ci abbiamo creduto per 8 mesi, alla faccia di quelli che non ci credevano". Per il segretario della Cgil Camusso l'accordo è "una buona notizia perché può delineare un effettivo futuro della compagnia". Il leader della Cisl Raffaele Bonanni vede ora "la prospettiva di rilanciare il nostro volo". Per l'Ugl "finalmente si apre un nuovo capitolo". L'Enac si augura che "contribuisca alla crescita del sistema e del Paese". Gli occhi sono ora puntati sull'Europa, alle cui autorizzazioni è vincolato il closing dell'operazione, atteso entro l'anno. Del Torchio intanto assicura che la maggioranza dell'azionariato è e resterà in mani europee, in linea con le richieste di Bruxelles.
Ansa

martedì 10 settembre 2013

Lettere e tweet a Luca Telese: "Pagaci!"

Lettere e tweet a Luca Telese: "Pagaci!"
Basterebbe un quarto di compenso 
di una sola puntata di Matrix!!!

I got you instead of my skin  Fabio Magnasciutti




Luca Telese debutta questa sera a Matrix ma sarà un debutto fischiato...

Luca Telese ha dato vita nel 2012 a un rivoluzionario progetto di un giornale di carta Pubblico durato solo 100 giorni. A far le spese del fallimento sono stati i giovani i giornalisti precari coinvolti, che non hanno visto un euro senza alcun diritto ad ammortizzatori sociali.

Caro Luca Telese,
ho appena appreso che domani ricomincia il programma Matrix e sarai tu a condurlo! Ma congratulazioni! Certa che adesso provvederai tempestivamente a pagare tutti i compensi in sospeso di tutti gli ex collaboratori di Pubblico e di Orwell finalmente tiro un sospiro di sollievo sulle bollette insolute impilate sul tavolo di cucina. Tutto è bene quel che finisce bene! E che meraviglia quando la vita somiglia a un film di Frank Capra, grazie Luca, GRAZIE.
Carolina Cutolo, ex collaboratrice di Pubblico

martedì 28 maggio 2013

Chiude la rivista LINUS?



 Chiude la rivista LINUS temporaneamente
 

Il prossimo sarà un nero Natale senza la rivista cult LINUS
oggi un triste comunicato da parte dell'editore:
28/05/2013
Cari Lettori,
con un pesante ma giustificato ritardo eccoci a comunicarvi lo stato dell’arte. Linus si è temporaneamente fermato per una serie di problemi gravi e di complicata soluzione, riguardanti stampa e logistica e conseguenti a un difficile momento della società editrice.
Avremmo atteso più volentieri il momento della soluzione definitiva delle questioni ancora sospese, ma alcune inopportune e mal suggerite sciocchezze uscite sui quotidiani dei giorni scorsi ci convincono a intervenire per fare chiarezza.
La volontà dell’editore è senz’altro quella di proseguire la pubblicazione di Linus, come ovvio permettendo agli abbonati di recuperare i numeri persi, ma perché la volontà si trasformi in qualcosa di più concreto, e quindi nelle prossime uscite del mensile, mancano ancora alcuni passaggi che speriamo di potervi comunicare al più presto.
Intanto vi ringraziamo dei moltissimi messaggi di solidarietà e degli incitamenti ricevuti, faremo del nostro meglio per essere all’altezza.

Baldini&Castoldi srl






LINUS

Fondato da Giovanni Gandini nel lontano 1965 e diretto da Oreste Del Buono, che da oltre quarant’anni raccoglie idee, riflessioni, satira, ironia politica e costume e per il quale hanno scritto molte figure centrali del giornalismo italiano (Staino, Michele Serra, Alessandro Baricco, Umberto Eco, Pino Corrias, Piero Colaprico, Massimo Fini, Gianni Barbacetto, Marco Travaglio, Giulietto Chiesa, Giorgio Galli, Lidia Ravera, Lietta Tornabuoni); sulle sue pagine vengono da sempre pubblicate le straordinarie strisce con le avventure della banda di Charlie Brown.
Linus offre da sempre ai suoi lettori le strip dei più celebri e apprezzati cartoonist italiani e internazionali (Altan, Conley, Ellekappa, Lunari, Maramotti, Mattotti, McGruder, Trudeau, Vincino, Vauro, e tanti altri).
Linus, la prima e più prestigiosa fra le riviste di fumetti italiane non pensata espressamente per un pubblico di ragazzi bensì dedicata ad un'utenza adulta e colta, appare nelle edicole nell'aprile del 1965 col chiaro intento di far riconoscere ai fumetti quella dignità e quello spessore culturale che indubbiamente essi hanno ma che non tutti, soprattutto in quegli anni, riescono a percepire.


FANY-BLOG spera che gli editori, ripensino la cosa , e riescano a superare la crisi.
Il patrimonio culturale italiano si impoverisce sempre di più.
E' una cosa gravissima!
La rivista mi ha fatto conoscere tantissimi autori, alcuni sono poi diventati ottimi amici vedi sotto

Bellissimi scambi tra amici ...
Portos:


Portos è un disegnatore eccelso che abbiamo conosciuto sul blog di LINUS. Dal segno elegante e "fresco" si comprende subito che per lui il disegno non ha segreti, sgorga felice come un pensiero, con l'eleganza di un grande maestro.


Rasori e Sommacal a Portos:

Pic nic
una scenetta di bucolica e surreale merenda fra l'Angelo il Pennuto e le Bavose.

 fonte

La copertina del mitico N°1 e d il suo tarocco:



http://1.bp.blogspot.com/-RVjvaWf1IZM/TlzqgZ51cTI/AAAAAAAACKE/fV-2USdI11w/s1600/ciellinus.jpg
di Marco Tonus






Nota 1: Copertine con i personaggi Peanuts di Charles M. Schulz
Posted by redazione Linus
Nota 2: Il sito di Linus è purtroppo oscurato ormai da un mese
Nota 3: Ho aggiunto al titolo il punto interrogativo, per essere ottimista, anche se purtroppo nel comunicato dell'editore non si fa cenno a quando verranno riprese le pubblicazioni.


ite, missing estFabio Magnasciutti


Link:
LINUS CHIUDE I BATTENTI? SAREBBE GRAVISSIMO!

venerdì 5 aprile 2013

L'Angelo e il Pennuto

L'Angelo e il Pennuto 

- Non mi dici niente che sono tutto pettinato ed in tiro?
- Vero non sarai mica in streaming?
03/aprile/2013
Etichette: L'Angelo e il Pennuto, streaming


-In quattro parole il momento difficile dei Grillini
-Dalle stelle allo stallo
03/aprile/2013Etichette: dalle stelle allo stallo, grillini, L'Angelo e il Pennuto




-Preferisci essere sull'orlo del baratro
-Incarico esplorativo
04/04/2013              
Etichette: incarico esplorativo, L'Angelo e il Pennuto, orlo del baratro, vicolo cieco


-Non voglio finire sotto la lente di Standard&Poors
-Forse non mi sono spiegato quando l'ho esortato a superare i suoi deficit
5 aprile 2013
Etichette: deficit, L'Angelo e il Pennuto, Standard and Poors


-Deputati e senatori del M5S hanno fatto solo una scampagnata presso una struttura alberghiera alle porte della capitale
-Hotel 5 stelle?
-No, Agrill Turismo
Etichette: agriturismo, Grillo, L'Angelo e il Pennuto, M5S, riunione segreta


by PORTOS Comic strip


Nota: il post è stato modificato il giorno 6 aprile alle ore 23,30

mercoledì 20 marzo 2013

Cipro e il prelievo forzoso dai conti correnti

Questa vignetta di Mac dal Daily Mail si riferisce al controverso piano di salvataggio che rischia di costringere i risparmiatori a Cipro al prelievo forzoso di € 5,8 miliardi (£ 5 miliardi) dai  loro depositi. I termini del piano di salvataggio - € 10 miliardi dei quali proviene dalla zona euro e € 7 miliardi di Cipro attraverso la tassa sulle banche e le misure di austerità - hanno suscitato il timore che i € 100.000 di risparmio garantiti in tutta l' Unione europea in virtù di un accordo raggiunto sulla scia del 2008 crisi bancaria è compromessa. per saperne di più qui.
Il cartoon mostra una banda di rapinatori armati in procinto di rapinare una banca. L'automobilista dice ai due rapinatori che entrano nella banca: "Non c'è bisogno di armi, ragazzi. Basta dire loro che venite da parte dell'Unione Europea." Nello sfondo, c'è una lunga fila di persone davanti al bancomat della banca, che è stato chiuso, quindi i risparmiatori non possono ritirare i propri soldi.




martedì 19 marzo 2013
L'INVENTORE
Il prelievo forzoso sui conti correnti , imposto dall'Eurogruppo a Cipro come condizione per il salvataggio delle Banche rischia di ottenere effetti negativi a valanga anche nell'intera area dell'Euro.
Il noto precedente italiano aveva provocato una emorragia di capitali verso lidi più sicuri mai del tutto fermata e che ora rischia, se possibile, di aumentare.
Certo che la vicenda non gioca proprio a favore di una ventilata ricandidatura di Amato alla Presidenza del Consiglio.
Uber


martedì 19 marzo 2013
sottigliezze
del titolo va spiegata la sottile ironia: ci si riferisce alla geniale pensata di Giuliano Amato che, nel lontano 1992, appunto con un prelievo forzoso, arraffò notte tempo il 6 x mille dei nostri risparmi per salvare la lira e con essa l'Italia intera ! Guadagnandosi per questo l'appellativo di "dottor sottile" ...
Franco Stivali



Cipro
Jan-Erik Ander


Cyprus, a lost fiscal paradise
Chappatte in "Le Temps" (Geneva)


Cyprus to tax depositors
Chappatte in "International Herald Tribune"





Concorso di crisi Eurovision
E infine? Cipro, 10 miliardi di punti.
Dopo la Grecia (maggio 2010), l'Irlanda (novembre 2010) e il Portogallo (maggio 2011), Cipro è il quarto paese a ricevere l'aiuto dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale. La cifra (10 miliardi di euro) è minore, ma le condizioni più dure: un prelievo forzoso dai conti in banca dell'isola.
La Spagna ha invece beneficiato di un piano di ricapitalizzazione delle sue banche nel dicembre 2012, senza dover firmare un memorandum con la troika Ue-Bce-Fmi.
Vonk in 19 marzo 2013 53 Trouw Amsterdam




"Per le banche" "Per i russi"
Mur/Süddeutsche Zeitung




18-03-2013
Der will sein Geld zuruck!! HA! HA! HA!
Vuole i suoi soldi indietro! HA! HA! HA!
Klaus Stuttmann

 Zypern - Brussel beschlieSSt Zwangsabgabe fur Sparer!
wie sagte doch schon der Brecht...?
Was ist der Einbruch in eine Bank gegen die Rettung einer Bank!
 Klaus Stuttmann 
  Cipro Bruxelles decide prelievo obbligatorio per i risparmiatori!
 Come ha detto  Brecht ...?
"Che cos'è una rapina in banca a confronto della fondazione di una banca?"
[Bertolt Brecht]
 Klaus Stuttmann


by Schwarwel

"Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank?", fragte Bertolt Brecht schon 1928 in seiner "Dreigroschenoper". Dieser Satz gibt auch heute noch in jeder Aufführung einen Lacher. Dabei ist es bitterer Ernst, wie man spätestens seit der sogenannten "Zypern-Rettung" weiß.(www.koeln.de)


by Bojesen 18 marzo 2013 Cyprus Mail Nicosia
In cambio del bailout da 10 miliardi di euro per le banche cipriote Ue e Fmi hanno imposto una tassa su tutti i depositi. Il nuovo presidente Anastasiades è stato costretto ad accettare con un vero e proprio ricatto.


Bank of Cyprus
By Alexandr Zudin, St. Petersburg, Russia - 3/17/2013



Cyprus
By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 3/19/2013





Cyprus savings
By Tom Janssen, The Netherlands - 3/18/2013


Cyprus bail ou
 By Tom Janssen, The Netherlands - 3/18/2013



Pietro Vanessi per www.conquistedellavoro.it/giornale 19/03/2013



Paure
Tiziano Riverso


Milko Dalla Battista


Nota:

La tassa sui depositi bancari in cambio del bailout da 10 miliardi di euro ha infranto un tabù e costituisce un pericoloso precedente, scrive la stampa europea.
L’accordo raggiunto il 16 marzo tra Cipro, l’Eurogruppo e il Fondo monetario internazionale prevede una tassa del 6,6 per cento sui depositi inferiori a centomila euro e del 9,9 per cento sugli altri. Definita “arbitraria” e “rischiosa espropriazione”, la misura minaccia la solidarietà tra paesi dell’eurozona e la libera circolazione dei capitali all’interno dell’Unione, sottolineano i commentatori.
Con il titolo “l’Europa mette a punto un altro salvataggio pasticciato”, il Financial Times condanna la sorprendente tassa sui depositi bancari, aggiungendo che “proprio quando l’eurozona aveva intrapreso il cammino virtuoso nella lotta contro una crisi del debito in continua mutazione, è ripiombata nel vecchio vizio”.(continua)


Ultima ORA: 
Il "metodo Amato" non ha avuto fortuna a Cipro.

Krancic




mercoledì 20 marzo 2013
LA GRANDE FUGA
Il Parlamento cipriota non approva il prelievo forzoso sui depositi bancari condizione essenziale per la concessione del salvataggio deciso in sede EUROGRUPPO.
La rispettabile volontà di non sottostare al ricatto rischia tuttavia di essere ancor più costosa del prelievo forzoso vista la probabile bancarotta del sistema.
La paura inescata con la sola notizia del possibile provvedimento minaccia di aggravare la crisi di liquidità non solo delle Banche dell'isola ma di estendersi a tutta l'area dell'Euro.
Troppo evidente l'inutilità e la pericolosità dei tentativi di salvataggio dei singoli Paesi dell'EURO (e dell'EURO stesso) in assenza di una vera Autorità Monetaria e di un'unica Politica Fiscale in grado anche di contrastare le fughe verso i cosiddetti "paradisi ".
Uber



HELP ME, A CYPRUS !
Gianfranco Uber
The Cyprus crisis reveals the weakness of the EU and the lack of a true monetary system
20 Mar 2013



Link:
Prelievo forzoso: che cos'è

sabato 22 dicembre 2012

La crisi di Pubblico travolge gli amici vignettisti

merda

o per dirla più elegantemente, pupù
il nome di un giornale nato morto
una bella cosa
morta
neanche il tempo di formulare una promessa
figuriamoci mantenerla
belle firme bella gente bei pensieri
di sinistra
quella che tutela i lavoratori
che ricorda l'articolo uno
della costituzione più bella del mondo
una costituzione da 5.800.000 euro a puntata
a un comico di sinistra
che ha avuto in braccio berlinguer
perché il lavoro va pagato
sempre
quasi sempre
a volte
se insisti se pretendi se hai quel sano senso pratico
se non pensi stupidamente che chi te lo propone
il lavoro
poi debba ricompensarti col  giusto
senza che tu lo chieda
figuriamoci un direttore di sinistra di un giornale di sinistra
ero al suo funerale
ma berlinguer non l'ho potuto prendere in braccio
piuttosto ho mia figlia
alla quale cerco di spiegare perché
questi disegni
che lei ha visti nascere
per i quali mi ha fornito consigli
ha visti stampati
col suo cognome impresso su un lato
perché non saranno pagati
perché non lo saranno
eppure sa che viviamo di questo
non potrà capirlo
forse non è abbastanza di sinistra
dovrò lavorarci
ora
prima che vada ad iscrivermi ad alba dorata
ecco le tavole realizzate
sui bei testi di francesca fornario
che ringrazio
in attesa di occuparci ancora insieme di bellezza














22/12/2012
Fabio Magnascciutti


 Dalle pagine di FB:
 Ho raccontato più volte sulle pagine di «Pubblico» il dramma del lavoro precario in un paese il cui presidente del consiglio sentenzia che «Il posto fisso è monotono» un secondo dopo aver accettato la nomina di senatore a vita (Il posto fisso è monotono? Lo racconti ai precari che tentano di farsi prestare i soldi da una banca per comprare un monolocale! Ieri nella mia filiale sono entrati quattro precari armati, con le maschere dei presidenti americani Regan, Carter, Nixon e Johnson: volevano chiedere un mutuo. Il posto fisso è monotono?! Parla lui che è sposato da 40 anni! Abbiamo opinioni molto diverse riguardo al concetto di «monotonia»). Ho raccontato su Pubblico il dramma dei consulenti, delle finte partite Iva pagate con un ritardo che una volta era di 60 giorni, poi di 120, ora, mediamente, si viene pagati nella prossima vita (se l’ultimo bonifico che hai ricevuto era in sesterzi significa che nel 30 avanti Cristo eri un consulente.
E sono andata in giro per l’Italia, gratis, mettendoci la mia faccia, a raccontare quanto ero orgogliosa di collaborare per un giornale che avrebbe pagato tutti i collaboratori e degnamente, perché il lavoro va pagato. Così non è stato. Dunque, pur dovendo rispettare un contratto che mi obbliga a scrivere un corsivo satirico al giorno (questo), sono alquanto in difficoltà a fare satira su chi sfrutta il lavoro su un giornale che sfrutta il lavoro. 


Anche se l'azienda non è ancora inadempiente nei miei confronti, rescindo il mio contratto di collaborazione con Pubblico, perché il mio lavoro vale quanto quello dei miei collaboratori Fabio Magnasciutti, Valeria Petrone, Gavagnin Marco, GianLorenzo Ingrami e quello del generoso capitano @bruno tognolini che con me hanno dato vita a «Pupù, il giornale che fa nascere i fiori». Ringrazio le belle persone che ho incrociato, su tutte Paola Natalicchio Mariagrazia Gerina, Luca Sappino, Simone Salis, Boris Sollazzo, Marco Filoni Pasquale Videtta e tutte le altre che fb non mi fa taggare. Ringrazio tutti i lettori, di tutte le età. Spero di incrociarvi ancora, lavorare con voi è un privilegio e una gioia. Buona fortuna, così è la vita (21/12/12
Francesca Fornario 


Bertolotti e DePirro


   La situazione economica della testata Pubblico diretta da Luca Telese, è tanto grave da rischiare la liquidazione immediata.

Lunedì scorso lo sciopero  e il comunicato stampa.

 Riporto di seguito alcuni estratti del comunicato dell'assemblea dei redattori:
"Nelle ultime ore l’azienda, con una tempistica inaccettabile, ci ha comunicato che la tenuta economica è grave al punto da palesare già nei prossimi giorni uno scenario di messa in liquidazione della Pubblico edizioni srl. E tutt’ora non abbiamo nessuna certezza né garanzia su cosa verrà dopo. Di sicuro non accettiamo di essere liquidati in modo così brutale. Qualsiasi decisione dovrà avvenire nel confronto con la redazione e le rappresentanze sindacali."
"Davanti abbiamo mesi cruciali e una campagna elettorale decisiva per il futuro del Paese. Noi vogliamo esserci. E per esserci abbiamo il dovere di far fronte alla situazione di difficoltà che il nostro giornale vive in queste ore con la stessa dignità e lo stesso coraggio delle persone che abbiamo raccontato in questi mesi. Lo dobbiamo a loro. E lo dobbiamo a noi stessi, che in questo progetto abbiamo investito tutto. Vogliamo continuare a crederci. Ai lettori chiediamo di sostenerci scegliendo questo giornale ogni giorno. Ma lunedì 17 dicembre 2012 nelle edicole Pubblico non ci sarà. Mentre il sito domenica 16 non è stato aggiornato. Scioperiamo in difesa del nostro lavoro, di queste pagine e della possibilità di continuare a scriverle, senza perdere diritti e dignità.
L’assemblea dei redattori di Pubblico."