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lunedì 10 luglio 2023

Disordini, saccheggi, incendi: la Francia dopo la morte di Nahel


Douce France

#france #vivelafrance #Nahel #thecartoonmovement #cartooningforpeace #courrierinternational #Repubblica #LEMONDE #cartoons

Marco De Angelis



 Disordini, saccheggi, incendi: la Francia dopo la morte di Nahel

1.300 arresti in Francia dopo la quarta notte di disordini, innescati dalla morte del 17enne raggiunto da un colpo d'arma da fuoco esploso da un'agente di Polizia a Nanterre.  

Nahel è morto il 26 giugno dopo essere stato colpito a bruciapelo mentre cercava di eludere un controllo stradale: non era in possesso della patente, che in Francia è possibile conseguire solo dai 18 anni in poi.

La sua uccisione ha sollevato preoccupazioni sul razzismo (Nahel aveva origini nordafricane, ma è cittadino francese) e sulla polizia. Scontri e rivolte sono avvenuti nelle banlieues i sobborghi poveri) delle città francesi, con decine di arresti e a danni stimati in oltre 100 milioni di euro.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito la morte di Nahel "inspiegabile e imperdonabile". L'agente, noto come Florian M., è stato arrestato e accusato di omicidio volontario.


Justice pour Nahel
#Nanterre #FranceRiots #JusticepourNahel
Gianluca Costantini

Squilibrio
GIO / Mariagrazia Quaranta

Tricolore.

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Niels Bo Bojesen

Monsieur #Macron's Café Society does not look to be in a happy place. "Garcon! Les Pompiers s'il te plaît! Vite!" [Telegraph Saturday 1/7/23] #FranceRiots
Andy Davey


Libertè, egalitè, èmergence.
Giannelli





sabato 1 febbraio 2014

Ucraina: il re è nudo (Rivoluzione a Kiev)

"Il re è nudo"*

Protection
By Joep Bertrams, The Netherlands - 1/30/2014




È nudo nella neve, meno dieci gradi sotto zero. Ha la schiena segnata da manganellate, le gambe e i glutei pieni di graffi e lividi. Collo ferito, occhi gonfi. Ai piedi sembra avere solo dei calzini. Sta per salire su un blindato ma lo fermano. Ha lo sguardo rassegnato, lo sguardo di chi è terrorizzato: sa che mostrare paura significherebbe aizzare la bestia, farle sentire il sangue.
Così si avvicina mansueto a chi lo chiama. Lo fotografano con uno smartphone poliziotti dal volto coperto, imbacuccati nelle mimetiche. In alto c’è gente che guarda la scena dalla collina innevata. Poi gli danno un raschietto, di quelli usati per togliere il ghiaccio dai vetri dei blindati. Una paletta come fosse uno scettro: ecco il re nudo e malmenato della protesta ucraina. Lo denigrano.
Dopo essersi fatto fotografare con lui, un poliziotto gli stringe il collo e gli dà due colpi in testa. C’è un altro poliziotto col berretto a righe, sa che un suo collega sta riprendendo tutto perché ha già lanciato un’occhiata al telefono, sembra il più imbarazzato, ma non fa nulla. Il poliziotto mascherato lascia finalmente andare l’uomo nudo, ma mentre questi sta salendo sul blindato gli sferra un calcio: forse vuole colpire i testicoli ma arriva alla coscia. Il poliziotto con il cappello a righe sembra dirgli che ha esagerato, sembra infastidito da questo ennesimo abuso. Ma altro non fa che un cenno quasi invisibile di disappunto e appena muove un braccio per allontanarlo.
I legionari romani con i prigionieri giocavano al basileos ossia al gioco del re. Prendevano il prigioniero, gli facevano indossare una corona di spine e gli davano un bastone di legno come scettro. Il re ridicolo. Così fecero anche con Cristo. Questo ragazzo umiliato, nudo, con una paletta come scettro, fotografato come trofeo, mi ha rimandato all’immagine di un uomo-cristo umiliato, offeso.
Questo video è entrato nelle nostre case riscaldate. Questo video deve spingerci ad approfondire le ragioni della protesta ucraina. Non giriamo lo sguardo e non cadiamo in semplificazioni. Tutto è complesso, sta a noi cercare di comprendere.
 Roberto Saviano





Revolution in Kiev

A first hand photographic report here.



Modern Golgofa
Vladimir Kazanevsky
Modern Golgofa. 26 Jan 2014[Giornalista pro EU aggredita in auto, trauma cranico e molte lesioni. E' successo la notte di Natale, mentre la donna si trovava in auto nella periferia di Kiev.]
[
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Cosa sta succedendo in UCRAINA?



Divorce, Ukrainian Style
Gianfranco Uber
Nothing lasts forever. 05 Dec 2013

Il presidente ucraino Viktor Yanukovich corteggiata presidente russo Putin e dei capi di Stato e di governo dell'UE.
Jan-Erik Ander

 
Ashton, Putin saving Yanukovyc
 By Riber Hansson, Sydsvenskan - 12/12/2013
 la notizia

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Ucraina, cosa sta succedendo?
La protesta spiegata in 7 punti
Kravchuk, primo presidente ucraino post-indipendenza,
avverte: «Siamo sull’orlo della guerra civile»

Viktor Yanukovic (Epa)1) Cosa ha dato il via alle proteste?
Le proteste sono iniziate a fine novembre, dopo che - il 21 - il governo del presidente Viktor Yanukovich ha fatto marcia indietro sulla firma dell’accordo di associazione con la Ue. Rilanciando così le relazioni economiche con la Russia. In migliaia si sono riversati nelle strade pacificamente, chiedendo a Yanukovich di andare avanti sull’accordo.
Viktor Yanukovic (Epa)

2) Quando è scoppiata la violenza?
Il 30 novembre forze dell’ordine e manifestanti si scontrano per la prima volta. La polizia arresta 35 persone. Le immagini di dimostranti feriti fanno il giro del mondo e contribuiscono a incendiare ancora di più la piazza. L’Ue condanna le repressioni. Il giorno dopo, il 1° dicembre, circa 300 mila persone si riversano in strada. È la più grande manifestazione a Kiev dai tempi della Rivoluzione Arancione del 2004.

3) Cosa ha fatto la Russia?
Il 17 dicembre, Russia e Ucraina annunciano un accordo per cui il Cremlino investirà 15 miliardi di dollari in titoli di stato ucraini e ridurrà di un terzo il prezzo del gas che vende al Paese. L’annuncio apparentemente ha l’effetto di calmare le proteste. Ma il pestaggio, il 25 dicembre, della giornalista Tetyana Chornovol, le riaccende.


Vitali Klitschko (LaPresse)4) Chi sono i leader dell’opposizione?
A capo del movimento di protesta ci sono diversi personaggi. Tra cui: 1) L’ex pugile Vitali Klitschko, deputato presso l’Alleanza democratica ucraina per la riforma: sostenitore dell’Unione europea vuole candidarsi alla presidenza del paese nelle elezioni del 2015; 2) L’ex ministro degli Esteri Arseniy Yatsenyuk, del Fatherland party, il partito di Yulia Timoshenko (ex primo ministro, ora in galera), seconda forza politica del paese; 3) Oleh Tiahnybok, leader dei nazionalisti di estrema destra di «Svoboda» (Libertà).

Vitali Klitschko (LaPresse)

 
La mappa delle protesteLa mappa delle proteste
5) Come ha reagito il governo?
Il 16 gennaio il governo adotta leggi liberticide che prevedono restrizioni per i raduni e pene severe per chi partecipa a cortei non autorizzati. Una svolta autoritaria che infiamma ancora di più la piazza, porta all’inasprimento della crisi politica e innesca una seconda ondata di proteste. Le proteste, da Kiev, si diffondono in altre città del Paese (vedi mappa sopra). Gli Stati Uniti annunciano ritorsioni diplomatiche.

6) Come procedono le trattative?
La tregua viene annunciata il 23 gennaio dopo un vertice tra Yanukovich e i leader dell’opposizione. Ma dura poco. Gli scontri riprendono nella notte. Il 25 gennaio il presidente propone riforme e il ruolo di premier all’opposizione ma l’offerta viene rifiutata. I leader della protesta chiedono le dimissioni del presidente e nuove elezioni. Il 28 gennaio il Parlamento abroga le leggi anti-protesta . Il primo ministro Mykola Azarov e l’esecutivo annunciano le dimissioni.
7) Quante persone sono morte durante le proteste?
Due persone vengono uccise il 22 gennaio durante scontri in piazza dell’Indipendenza. Un’altra viene trovata morta vicino alla capitale. Il 25 gennaio un quarto manifestante muore in seguito alle ferite riportate durante le proteste. Un poliziotto muore il 28 gennaio in seguito agli scontri a Kherson. Secondo una lista compilata da Radio Svoboda (emittente dell’opposizione) oltre ai 4 morti accertati, ci sarebbero anche 7 persone di cui non si sa più niente, oltre 300 feriti e 54 manifestanti finiti dietro le sbarre
(modifica il 30 gennaio 2014)
(fonte) 
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*= La frase è tratta da una favola di Andersen nella quale un imperatore vanitoso si fa raggirare da dei truffatori che gli propongono abiti in un nuovo tessuto meraviglioso che risulta invisibile agli sciocchi. Per ostentazione del re e compiacimento della corte nessuno contesta tale inesistente tessuto. La frode è svelata da un bambino innocente che, appunto, esclama: "il re è nudo" durante la sfilata del re con i nuovi abiti. Verità vista con gli occhi di un bambino, verità vista da un innocente, quindi sincera e non "condizionata". Il bambino, privo di pregiudizi ed influenze, dichiara candidamente quella che è la verità sotto gli occhi di tutti.
Fonte: Hans Christian Andersen

domenica 22 settembre 2013

"No Grandi Navi" a Venezia

 Sabato 21 settembre 2013: 13 grandi navi transitano nelle acque di Venezia.
La capitaneria: mai così tante nell'arco di 24 ore.
La protesta è stata straordinaria contro l'ordinario passaggio delle grandi navi a Venezia: una ventina di manifestanti si sono gettati nel canale della Giudecca, tuffandosi dalla riva delle Zaffere per tentare di ostacolare  il passaggio dei transatlantici  a Venezia.

Le vignette:

Marilena Nardi 
 
 Venezia 2020
Ieri a Venezia più di 10 supernavi da crociera bloccate dalla giustissima protesta dei veneziani e non contro la pericolosa, inquinante, antiestetica e illecita circolazione dei mostri in laguna. 
Mi sarei tuffato volentieri anch'io, spero che il mio pronostico venga presto smentito.
Gianfranco Uber

mercoledì 26 giugno 2013

Turchia: "l'Uomo in piedi" (4 parte)

Erdogan et le mouvement de contestation en Turquie, par Antonio Antunes Metro Lisboa (Portugal)

Davanti alla dura repressione del movimento di Gezi Park decisa dal
premier Recep Tayyip Erdogan, e' scattata in Turchia una nuova forma di
resistenza civile, quella del 'Uomo in piedi' (#duranadam).
La sfida al potere e' stata lanciata la notte scorsa 18 giugno, a Taksim da un
solo uomo, il coreografo Erdem Gunduz, che e' rimasto immobile per
cinque ore in mezzo alla piazza simbolo della rivolta dei giovani
davanti al grande ritratto del fondatore della Turchia laica moderna
Mustafa Kemal Ataturk. Mano a mano l'uomo e' stato raggiunto da altri
oppositori, che si sono immobilizzati accanto a lui, lo sguardo rivolto
verso Ataturk. La notizia della singolare protesta si e' immediatamente
sparsa sulle reti sociali.
In altri quartieri di Istanbul e in altre citta' del paese altre
persone si sono fermate per la strada, nelle piazze, in luoghi simbolo
(ad Ankara una donna e' rimasta ferma per ore a Kizilay sul posto in cui
e' stato ucciso dalla polizia il manifestante Ethem Sarisuluk). Su
twitter l'hashtag #duranadam e' diventato in poco tempo un trending
topic mondiale. Nel cuore della notte la polizia ha arrestato Gunduz
e le persone che protestavano pacificamente immobili in mezzo a Taksim.
Il coreografo e' stato poi rilasciato. Ha annunciato che continuera'
per un mese a protestare contro la violenza della repressione e per piu'
liberta' e democrazia in Turchia. Un appello e' stato lanciato perche'
la protesta diventi nazionale e che chi vuole aderire si fermi alle 8
ogni sera e diventi un 'Uomo in piedi'.
(fonte)



SAD GUINNES
Gianfranco Uber
The Turkey holds the dubious distinction of journalists in prison 15 Jun 2013
Subroom: Protests in Turkey
 

 Twitta li turchi!
Marco Tonus per la Valigia Blu

PLACE TAKSIM À ISTANBUL: EN Turquie, les manifestants essayent de rappeler au pouvoir les valeurs de laïcité d'ATATÜRK (1881-1938).(Le Monde)
Plantu


TURQUIE: "La plus grande prison de journalistes du monde" selon de rapport de Reporters sans Frontières . Lire l'article de Guillaume Perrier dans Le Monde. et aussi les dessins de Cartooning for Peace dans la page de ce vendredi dans Le Monde "Je te fais un dessin"
Le Monde


Side Effects
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
The Turkish government is coming down hard on the protesters, but according to Spanish cartoonist Elchicotriste, they're forgetting one thing: 'Oppression feeds the will of freedom.' This cartoon is available as a t-shirt design in our webshop. 12 Jun 2013


Authorities said they got the message
Firuz Kutal
Resistance in Gezi Park prepared a list of demand. PM said they got the messaage and after that Police brutality in Istanbul took place. Many injured, many arrested. 19 Jun 2013



GEZIPARK: children and the dark-man
Paolo Lombardi
. 17 Jun 2013


Tweets are persecuted
Sofia Mamalinga
no comments 20 Jun 2013


Erdogan
CeciGian



Ali Dilem Algerie



Dialogue in Turkey
By Tom Janssen, The Netherlands - 6/6/2013



Turkish Flag
By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 6/11/2013



turchia-erdogan-polizia-superato-test-democrazia
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La vignetta è visionabile anche sul mio Spazio Flickr QUA:
http://www.flickr.com/photos/moisevivi/9076718972/
…e sulla rubrica “MoisEditoriali” di afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2013/06/solide-basi/

di Moise


Erdogan the Devout
By Taylor Jones, Politicalcartoons.com - 6/13/2013


Bargaining position
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 6/19/2013



Turchia Europa
Mauro Biani




Ertam Yilmax



Ercan Baysal
ÖZNUR KALENDER/TURKEY



19/06/2013
L’Uomo Albero
massimo gramellini

Alle sei della sera il coreografo e ballerino Erdem Gunduz è arrivato in piazza Taksim a Istanbul, si è fermato davanti al ritratto del padre della Turchia laica Atatürk ed è rimasto lì. Immobile e muto come un albero. La sua scelta silenziosa ha fatto un rumore pazzesco. Prima di mezzanotte intorno all’Uomo Albero era cresciuta una foresta. Giovani, adulti, vecchi, bambini: tutti immobili e muti, le braccia rilasciate lungo i fianchi ma lo sguardo alto, persino fiero, a testimoniare una resistenza che rifuggiva la violenza, anche quella verbale.

I poliziotti del governo sembravano spiazzati. Li avevano addestrati a combattere proteste fatte di urla e di pietre. Si ritrovavano in mezzo a una foresta di corpi silenziosi. Ma come si disperde una foresta, se non dandole fuoco? Quale reato commette chi si blocca in mezzo a una piazza, davanti a un ritratto, e rimane lì, immobile e muto come un albero? Qualche albero è stato preso e portato via con l’accusa di intralcio del traffico e adunata sediziosa. Ma altri ne spuntavano da ogni angolo, rispondendo al richiamo dell’emulazione che attraversava la città. Arrivavano in piazza di corsa e lì sì bloccavano. Immobili e muti. Quel silenzio diceva cose molto più grandi di quante ne possa contenere qualsiasi parola. E rendeva improvvisamente vecchio il rito stanco e sterile degli slogan ritmati, dell’indignazione a comando, della rabbia che attira solo altra rabbia. Finché, intorno a mezzanotte, a Erdem Gunduz è scappata la pipì. La natura vince sempre. La prossima notte tornerà in piazza, con Erdem e i suoi amici, immobili e muti: un ottimo modo, forse l’unico, per andare lontano e farsi sentire.

"duran adam" erdem gündüz
"halk tv'de canlı yayında...



 "OCCUPY GEZI!/DİREN GEZİ!" 
ERDOGAN KARAYEL/GERMANY

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La protesta silenziosa di piazza Taksim

In piedi, in Turchia 


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 Prima Parte.

Turkey : cartoons for 
Seconda Parte
  
Turkey : cartoons for ISTANBUL PROTESTS (3)
Terza parte
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giovedì 13 giugno 2013

Turkey : cartoons for ISTANBUL PROTESTS (3)

Terza parte
Turkey : cartoons for ISTANBUL PROTESTS
vignette dal mondo:


If Turkey explodes
For Internazionale
Noma Bar

di Agim Sulaj 6/6/2013



The birds
Sofia Mamalinga (Grecia)
"Twitter is the greatest torment of societies" Dayyip Erdogan 02 Jun 2013




Turkey's Twitter
Shlomo Cohen Israele
Turkey's new generation 03 Jun 2013


No Control
Tjeerd Royaards 
Erdogan is losing control... 07 Jun 2013





Social media to blame?
Jean Gouders Olanda
..... 03 Jun 2013






More democracy for Turkey.
Arcadio Esquivel Costa Rica
No comments! 03 Jun 2013


Blame on Twitter
Alex Falco - Cuba
Blame on Twitter 03 Jun 2013


Turkey,,,
Sherif Arafa Egitto
.. 04 Jun 2013



Protests in Turkey .
Payam Boromand  Iran
He wanted to destroy trees But he destroyed himself. 04 Jun 2013


street riot
Sunnerberg Constantin Belgio
no comment 04 Jun 2013


conflict
Sunnerberg Constantin Belgio
no comment 04 Jun 2013



taksim
Sunnerberg Constantin Belgium
no comment 08 Jun 2013




The Hubris Syndrome
Sofia Mamalinga Grecia
Dayyip Erdogan is one more victim of the "Ηubris Syndrome".

See link: http://www.clinmed.rcpjournal.org/content/8/4/428.short 10 Jun 2013



continua
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 Prima Parte.

Turkey : cartoons for 
Seconda Parte


Turchia: "l'Uomo in piedi" (4 parte)