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lunedì 7 novembre 2022

Felice Costa, pittore e partigiano di San Secondo Parmense.

 E' mancato il 27 ottobre scorso  una grande persona  Felice Costa.




Artista, partigiano, maestro di vita: San Secondo piange Felice Costa

Memoria storica del paese e testimone prezioso. Nome di battaglia, «Lampo»

San Secondo Un maestro di vita, di valori. San Secondo piange in questi giorni la scomparsa di Felice Costa, 95 anni, pittore e partigiano (nome di battaglia «Lampo»), memoria storica sansecondina e testimone prezioso di quei valori di libertà, democrazia e di pace per i quali ha lottato, e che ha sempre annunciato a tutti coloro che incontrava, per tutta la vita. Nato nel 1927, da giovanissimo ha partecipato come staffetta alla lotta partigiana. Faceva parte del Distaccamento Gardini della 78ª Brigata Sap Val Ceno. È stato una «colonna» della sezione Anpi «Giacomo Pattini» con la quale, tra le altre cose, da anni aveva dato vita a un importante concorso di poesia riservato alle scuole locali. Notevolissima la sua attività di pittore che lo ha portato, negli anni, a dare vita ad un numero incalcolabile di opere d’arte, a numerose mostre in tutta Italia e, negli anni Settanta, anche a Londra.

Autore pure di diverse commedie in vernacolo, in passato aveva guidato la locale compagnia dialettale «I Girasoli». Insignito, esattamente dieci anni fa, del «Premio San Secondo», per molti anni è stato alle dipendenze del Comune della Bassa (dove era stato anche consigliere dell’ospedale). Il sindaco Giulia Zucchi e l’amministrazione comunale lo hanno definito «un pilastro della nostra comunità, a cui tutti noi dobbiamo molto, non solo per aver combattuto la lotta di Liberazione ma anche per aver portato la sua testimonianza a tanti bambini e ragazzi, mantenendo vivi i valori della resistenza. Guidato dalla bussola dell’antifascismo – ha aggiunto il sindaco Zucchi - ha proseguito il suo impegno civico portando la sua testimonianza alle nuove generazioni, mantenendo viva una memoria collettiva che è patrimonio culturale, politico e sociale di tutta la nostra comunità. Grazie Felice, ora tocca a noi portare avanti il tuo messaggio».

Filippo Nizzoli, presidente dell’Anpi «Giacomo Pattini» (che di Costa ha raccolto il testimone da diversi anni) ha evidenziato come Felice sia stato «guidato nella sua vita dagli ideali di giustizia, libertà e uguaglianza. Ha sognato e ha lottato per cambiare il mondo seguendo questi valori, ha messo tutto se stesso a disposizione della comunità e degli altri. é stato un dono immenso averlo conosciuto, difficile sarà ora portare avanti quello spirito, quel coraggio, quella passione, ma ci proveremo come lui ci ha insegnato. un abbraccio forte dall’Anpi a tutta alla famiglia che tanto amava».

Infine il parroco don Nando Soncini ha aggiunto: «Voleva un mondo dove “pace, libertà e giustizia” non siano parole vuote, ma una sicura realtà. Per questo Felice Costa ha lottato per tutta la vita, con grande impegno e con tutte le sue forze, incoraggiato dalla testimonianza di tanti fratelli e sorelle e sostenuto da Colui che dà sostanza ai nostri desideri. Quando ho chiesto a Felice se voleva esprimere la sua arte decorando il cero pasquale, mi ha risposto un pronto sì, con il forte desiderio che il volto insanguinato di Cristo esprimesse la sofferenza di tanti fratelli e di tante sorelle che ancora oggi portano una pesante croce».

Paolo Panni









Intervista a Felice Costa https://www.noipartigiani.it/costa/



INTERVISTA al partigiano sansecondino Felice Costa

Felice Costa è un partigiano che abita nel nostro paesino, è diventato

partigiano quando era un ragazzo, si è battuto per ottenere la libertà.

Circa 15 anni fa ha dato vita ad un premio poetico destinato ai ragazzi

delle scuole medie e delle scuole superiori che, per diversi anni, è stato

ripetuto in occasione del 25 aprile. Ecco qui per voi la sua intervista.

Cosa lo ha spinto a diventare un partigiano ?

La mia era una famiglia antifascista, mio fratello Antonio Costa, dopo

l’armistizio, è stato catturato dai fascisti e portato in un campo di

concentramento. Conoscevo e frequentavo la famiglia Zucchi dove

erano tutti partigiani. Adele Zucchi mi ha incoraggiato a partecipare

attivamente alla lotta per la liberazione.

Ha mai avuto paura o il desiderio di tornare a casa ?

Non avevo né coraggio né paura, ero semplicemente spinto e guidato

dagli ideali di libertà, da cui non si può e non si deve mai prescindere.

Tutti abbiamo gli stessi diritti anche quando non abbiamo lo stesso

pensiero, la stessa idea.

Quanti anni aveva quando era un partigiano ?

Sono del ‘27...Dunque ero poco più che un ragazzo.

Quale era il suo nome di battaglia?

Il mio nome di battaglia era Lampo.

Che ruolo aveva tra i partigiani ?

Proprio per la mia età, non avevo ruoli di rilievo, ma avevo le mie idee e

le ho sempre espresse e difese senza sopraffare nessuno ed ero tenuto

in gran conto, per ciò che dicevo, anche se ero tra i più giovani venivo

sempre ascoltato.

Dov’è stato ?

In Val Ceno.

Che sensazioni ha provato quando tutto è finito

vittoriosamente?

Ero felice visto che durante gli anni in cui ho fatto il partigiano ero

costantemente in pericolo, ho messo a rischio la mia vita. Ho provato

gioia anche perché finalmente, dopo avere imbracciato il fucile per

tanto tempo, avevamo ottenuto ciò per cui abbiamo lottato duramente:

la libertà.

Gli ideali per cui sono andato in montagna e per cui mi sono battuto sono parte

integrante della mia vita. Ho un forte senso del rispetto per le persone e per le loro

idee, che vanno sempre accettate fintanto che non danneggiano o limitano la

libertà degli altri.

FELICE COSTA


Anno 1993


Anno 2003
Autore: Felice Costa



Da Istituto Storico  della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma;

Database

Attività Partigiana

Partigiano dal 15/10/44 al 25/04/45.

  • Qualifica: Patriota
    • Nome di battaglia: Lampo

Distaccamento / Brigata

  • Distaccamento "Gardini" / 78° Brigata SAP "Val Ceno"

Costa Felice

01/01/1927

Genere: uomo | Professione:

La sua storia

Costa Felice nasce il 01/01/1927 a San Secondo Parmense in provincia di Parma.





Le foto dei dipinti e di Felice sono di Cassapanca aps https://www.facebook.com/la.cassapanca.1

 

Ricordando Felice Costa. Estratto dal documentario "Pavarara 39" scritto da Fabio Pasini e Federico Rodelli, diretto da Federico Rodelli ed interpretato dal compianto Felice Costa "partigiano Lampo".
https://www.facebook.com/100000233573601/videos/505105351487617/

 
Scrive Filippo Carraro:
" Questa foto la scattai a una Festa della Liberazione, me la chiese Felice: “facci una foto insieme, che forse è l’ultima occasione”. Non fu l’ultima occasione per loro, fu la mia ultima occasione per fotografarli, insieme. 
Lupo, Lampo e Lalo

Addio Lampo, curioso che te ne vai il giorno della fiducia al governo di chi è figlio politico di quel ventennio da cui tu,e tanti giovani come te, ci liberasti. Ma la libertà che voi partigiani ci regalaste era per tutti, vincitori e vinti, senza distinzione.
Grazie Felice, grazie Lampo.

Vi consiglio di vedere questo piccolo documentario della sezione ANPI di San Secondo.
È la storia di Lupo, Lampo e Lallo 
Prima parte 
https://youtu.be/C3jq1L0jK1g
Seconda Parte 
https://youtu.be/ukphcU70KaU
Terza e ultima parte 
https://youtu.be/QQTw1bbIInc "


   
Come acqua fresca d'estate 1/3 
+++
   
Come acqua fresca d'estate 2/3 
 ++++
   
Come acqua fresca d'estate 3/3 

 Filmati della Associazione nazionale Partigiani d'Italia, sezione G.Pattini di San Secondo Parmense (PR) 
Documento realizzato da Michele Rossi, Luca Sardella e Luca Romanini. 
Dal canale di Filippo Carraro


sabato 25 aprile 2020

25 aprile 2020 festeggiamolo a casa #iorestolibero #iorestolibera

Resistere, resistere, distanziare!
Hasta la victoria!
Grazia / GIO


25 Aprile 2020
Bella ciao ...
Auguri a tutti per tutto
Gianfranco Uber


Questo è il mio fiore del Partigiano e lo troverete così nelle mie prossime (diverse) vignette per il 25 aprile. Per un'iniziativa dell'Anpi di Colleferro, per l'Istituto Cervi, per la vignetta su Repubblica del 25, e per un'animazione (!) video per il 54esimo di matrimonio dei miei (proprio il 25 aprile). E' sempre lo stesso fiore del Partigiano. Da sempre, per sempre.
Mauro Biani


25 Aprile
Durando


#antifa #Anpi #25aprile #bellaciao #bellaciaoinognicasa #Liberazione #festadellaliberazione #Resistenza #partigiani #SatiraNeurodeficiente
Mario Airaghi


 Passepartout
 Darix

Tiziano Riverso

Passepartout

Passepartout


Buon 25 aprile.
https://gianloingrami.blogspot.com/2020/04/festa.html
Gianlo

L'ultimo Partigiano
Giannelli
[O calembour, portami via... Eh sì, anche oggi il Maestro ce ne regala uno, anche se può essere colto solo dagli ultrasettantenni. Calembour, però senza rinunciare al mash up con l’attualità. Una vera e propria dipendenza, questa del Maestro. La questione senile continua a contraddistinguere questa fase della produzione giannelliana, oggi con l’immancabile richiamo alla Liberazione. Ma mentre il messaggio in chiaro va alle ben note vicende virali, qua e là troviamo segni altri: il tricolore, rigido e striato, che sembra uno zerbino (l’italia con l’Europa in questi giorni?), la manicure punk della signora di dubbia interpretazione, ma soprattutto chi, anzi che cosa risponde alla notizia. È il fiore, il fiore del partigiano. Grande Maestro.
(IlPartigianoEmil)]



25 APRILE!
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Bella Ciao
https://www.youtube.com/watch?v=55yCQOioTyY
MOISE


La memoria con divisa
Marassi





*
Il 25 aprile 2020 sarà una giornata di liberazione, forse la più grande dal dopoguerra. Quest'anno, a causa della emergenza sanitaria Covid-19, non si potranno riempire le piazze di canti e bandiere ma l’Italia potrà unirsi nella grande manifestazione virtuale 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero, trasmessa in streaming a partire dalle 14,30 dalla pagina Facebook e da numerose altre piattaforme il cui elenco è aggiornato sul sito

www.25aprile2020.it

Massimo Jatosti



Non più madri e casalinghe, ma “bandite” e clandestine. In una sola parola: Partigiane, le donne che hanno scritto le pagine della Resistenza italiana, quelle che hanno combattuto al fianco degli uomini per dare cittadinanza ai diritti di parità e di genere. A loro è dedicato un documentario bello e profondo, “Bandite” (del 2009), a cura delle registe Alessia Proietti e Giuditta Pellegrini, che in questi giorni è disponibile In STREAMING fino al 26 aprile: "BANDITE".

sabato 25 aprile 2015

25 aprile 2015: 70° anniversario della Liberazione

25 Aprile 2015

Liberazione 70°


Oh Bella Ciao!

Il 25 aprile si festeggia la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della seconda guerra mondiale e la vittoria delle forze che hanno partecipato alla resistenza


sabato 25 aprile 2015
25 APRILE 2015
70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
Italiani : tornate giovani !!!
UBER


 "Buon 25 aprile, a tutti, anche a chi non ha capito cosa sia. È una festa, ma non si fanno regali. È una festa difficile perchè la libertà non te la regala nessuno. E l'antifascismo è il regalo più bello che possiamo farci, penso. Perchè antifascismo è pensare con la propria testa, senza prevaricare. E perchè c'è chi è morto, per questo, mica solo per la patria, o per un simbolo. In alto i calici."
Rasta Bello




Il teaser di «LiberAzione 70°»
Qui si parla, si disegna (la copertina, inedita, è di Sergio Staino) e si canta la Canzone Popolare che viene in senso più nobile dal popolo nei travagli della lotta al nazifascismo, Bella Ciao!

Buona Liberazione a tutti!
Moise


Fabio Magnasciutti


25 aprile: L'accoglienza
Giannelli

Il partigiano Giovanni (Johnny per gli amici)


Ironia (miserabile) della sorte ha voluto che mentre i soloni cogitavano sui droni -ritenuti mezzi più idonei per distruggere la flotta dei libici demoni, ma ci vuole almeno un anno per organizzarli- il presidente Usa comunicava che un loro drone, per errate info intelligence, ha (collateralmente) massacrato Giovanni Lo Porto. E’ l’Italiano cooperante (di pace, non di guerra) rapito nel gennaio 2012 in Pakistan, terra che amava. Era là per aiutare perché era straordinariamente preparato e per esserlo ci ricordava che prima di tutto è indispensabile stare bene e ben farsi accogliere tra le persone che nelle loro terre spendono la vita. A milioni abbiamo invocato la sua liberazione. Sua madre ieri ha saputo che fin da gennaio gli americani gliel’hanno ammazzato. E’ solo ascoltando, magari anche riascoltando, Quirico -uno che parla a ragion veduta e provata non per blablologia tweet/ talk e narcisismo selfie/tv- che forse ci può tornare l’impulso di riappropriarci degli stimoli per riconoscere la solidarietà autentica che trilli e trolls, tronisti e dronisti ci stanno rubando inculcandoci illusione ego-sostenibile. La solidarietà vera, infatti, è frutto di continue ricerche, indagini, interrogativi da svolgere in prima personasperimentando poi le scelte e le risposte prima di tutto sulla propria pelle.  Lo Porto stava da quella parte ed è l’ultimo in ordine di tempo che l’ha dimostrato e un drone (partigiano) se l’è portato via. Il fatto che, sempre più spesso, ci sono umani costretti a morire per dimostrare l’assunto della solidarietà, sarà benragione per scatenare in noi, se non proprio scampanio, almeno trillo d’allarme?!
Ciao, bello ciao… Sei morto prima di poter urlare Viva la Libertà.
24 aprile 2015




FESTA DELLA LIBERAZIONE
25 aprile, Festa della Liberazione d’Italia.
By Paolo “Pablito” Morelli (PPM).



Il bersagliere ha cento penne (Il partigiano)

70 anni fa...
Pietro Vanessi



25 aprile 2015: 70° anniversario della Liberazione
© Milko Dalla Battista


Fischia il vento


Alla mia Città
... soltanto col silenzio dei torturati
più duro di ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato tra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo
su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ORA E SEMPRE RESISTENZA
P. Calamandrei
Tiziano Riverso




Un tempo
CeciGian


pietà l'è morta



Quando è il 25aprile
Mauro Biani

Concludo, questa mia raccolta con lo splendido papavero rosso di Biani, (i papaveri rossi sono un simbolo indissolubilmente legato, in modo inquietante e spesso commovente, alle vittime delle guerre)
augurando a tutti 

BUON 25 APRILE!
e
W LA LIBERTÀ!

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IL LIBRO 




a cura di Leo Magliacano e Tiziano Riverso

FESTA D'APRILE
storie partigiane scritte e disegnate

Tempesta Editore



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domenica 28 aprile 2013

Il 25 Aprile di Saviano

"LA STORIA CI CHIEDERA' CONTO"
25 Aprile
Mauro Biani



Servizio Pubblico - LA STORIA CI CHIEDERA' CONTO

Nella puntata di giovedì di Servizio Pubblico, Roberto Saviano ha parlato della necessità di proporre agli italiani una promessa e un’offerta di futuro migliore, di felicità, di unità: e ha usato il precedente storico di quando la sinistra cilena dovette scegliere se cercare consenso accusando il regime di Pinochet dei crimini passati, oppure parlando anche ai cileni non di sinistra dell’essere un solo popolo con una prospettiva di futuro migliore. Invece di insultare o attaccare il nemico, persino il dittatore, la comunicazione allora investì sulla frase “l’allegria sta arrivando”, piuttosto che “mai più” o altre formule legate al passato. Il discorso di Saviano ha preso spunto da un film cileno uscito pochi mesi fa (in Italia uscirà il 9 maggio) che racconta la storia di quella campagna di comunicazione, intitolato No.



25 Aprile
Giulio Laurenzi

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LinK:
«L’allegria sta arrivando»

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