martedì 18 agosto 2015

EXPO 2015

EXPO
Marco De Angelis




EXPO 2015 - FEEDING THE PLANET 
 Gianfranco Uber  for Cartoon Movement


Mercati
Portos

EXPO
CeciGian


Appetiti
CeciGian

Magnasciutti


EXPO 2015: "NUTRIRE IL PIANETA"
Il padiglione Palestinese
Marco Fusi



EXPOtavola
Moise


BIO-FAME
Tullio Boi



Exposti a tutto

01/05/2015
MASSIMO GRAMELLINI
C’è una minoranza di italiani che detesta l’Expo per partito preso o furore anticapitalista. E ce n’è un’altra, altrettanto risicata, che lo ama alla follia e comprende chi intorno all’Expo ha fatto affari o spera di farne. In mezzo rema la maggioranza silenziosa e dubbiosa, che lo avrebbe voluto diverso. Con meno sprechi di tempo e di denaro, e più aderenza al progetto originario: le vie d’acqua e gli orti scomparsi, i progetti artistici rinviati o rinnegati dagli stessi che li avevano partoriti. Eppure, arrivati a questo punto, la maggioranza mugugnante non se la sente di tifare contro, di augurarsi il disastro. Sarà la speranza irrazionale che il grande evento trascini l’Italia fuori dalla crisi. O il semplice, umanissimo desiderio di fare bella figura davanti al mondo, nonostante tutto.

Per restare al tema dell’Expo, il cibo, ci si sente come uno che ha organizzato il cenone di Capodanno, invitando amici e conoscenti, e alle sette di sera si accorge che il pane nel forno è bruciato, il droghiere ha imbrogliato sulla pasta all’uovo e la nuova serie di piatti comprata per l’occasione e pagata il doppio del suo valore si è rotta durante il trasporto. Gli verrebbe voglia di piangere e annullare la festa, ma i primi invitati sono già per strada e allora non gli resta che farsi la doccia, dare una rassettata alla sala da pranzo, apparecchiare la tavola con i piatti di carta più belli che trova e allargare la faccia in un sorriso: speriamo almeno di divertirci e che vada tutto bene. Ecco, speriamo.

Ieri finalmente sono stata a vedere l'Expo 2015!
Era tanto che mi ripromettevo di raccogliere le vignette sul grande avvenimento, ed eccovele insieme all'articolo di Massimo Gramellini.
Qui sotto invece ho aggiunto alcuni disegni riguardo ai temi dell'esposizione mondiale: la nutrizione del pianeta, lo sviluppo, il rispetto dell'ambiente, gli sprechi alimentari, il risparmio energetico e gli OGM.
Con le reti di comunicazione globale e gli smartphone, abbiamo ora strumenti innovativi che mettono finalmente l'abitante delle città occidentali e il pescatore indonesiano allo stesso livello, ma speriamo che per alcuni, forse troppi, il cibo non rimanga solo virtuale come ammonisce Gian Lorenzo Ingrami (CeciGian) nell'ultimo disegno.


Food Crisis
Tyeer Royaards

Global Food Security    Pavel Constantin
The risk of eating contaminated food is especially high. The use of chemicals,antibiotics,food improvers,hormons,etc, has most probably unknown consequences for consumers



Bio food    Rainer Ehrt
in industrial food production, there are labyrinthic ways for the consumers...



The United Nations    Giacomo Cardelli
The United Nations should be an organization of solidarity and equal distribution, but the political reality is that the powers that be control what action is actually taken. Click here for more cartoons about the international community.



Starvation    E L E N A . ospina
Many people around the globe face extreme hunger and starvation. This cartoon is part of our special project on the Millennium Development Goals.



Food Recycling    Vladimir Kazanevsky
A novel idea to prevent the unnecessary waste of food?


How Africa Deals with Food Insecurity    Victor Ndula
Victor Ndula: 'Food insecurity is no excuse for Africa to consume GMOs (genetically modified food), which are subject to controversy and research.

A tablet
CeciGian




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PS: cerano anche la Merkel e Renzi ieri all'Expo... ma io li snobbati!


l’incontro all’Expo tra Renzi e Merkel.
Mauro Biani



Italian Style
di Paride Puglia



domenica 16 agosto 2015

Il Fatto contro Staino



by Portos



"La satira di Staino? È embedded, al guinzaglio dei segretari del suo partito". Sono queste le parole di Marco Travaglio, che in un editoriale sul Fatto Quotidiano, di cui è direttore, dice la sua sulla polemica tra il vignettista dell'Unità e l'esponente della minoranza Pd, Gianni Cuperlo. Il titolo del commento è "Beriastaino".

Siccome sono in vacanza e ho molto tempo libero, ho visto la lettera di Sergio Staino a Gianni Cuperlo sulla fu Unità, in cui il vignettista intima all’esponente della sinistra Pd di mettersi in riga sulla linea del “nostro segretario” e “nostro premier”, cioè di Matteo Renzi, secondo “la prassi a cui siamo stati abituati, da Gramsci a Togliatti, da Berlinguer a Reichlin a Macaluso”: il vecchio caro “centralismo democratico”, dove il leader decideva e gli altri obbedivano. E mi è venuta in mente la sera in cui conobbi Staino. Era il 2003 o il 2004, governava Berlusconi e, in mancanza di una vera opposizione di centrosinistra, l’unico contrasto al governo lo facevano i girotondi e alcuni giornalisti e satiristi.

Travaglio ricorda poi un episodio di cui è stato testimone.

I professori fiorentini Paul Ginsborg e Pancho Pardi organizzarono una serata nella vecchia stazione Leopolda, non ancora simbolo del potere renziano (Matteo preparava la scalata alla Provincia di Firenze), con Sabina Guzzanti, Sergio Staino e il sottoscritto. Sabina fece impazzire le migliaia di persone intervenute con la doppia imitazione di B. e D’Alema (...) A fine serata, nel retropalco, Staino si avvicinò alla Guzzanti e, sottovoce ma non abbastanza, le diede un consiglio amichevole: “Sabina, non mi pare il caso di insistere con la parodia di Massimo, per giunta associato a Berlusconi. Non fa bene al partito e alla sinistra: in un momento così difficile, lascia perdere”. Sabina lo guardò con tanto di occhi: “Scusa, Sergio, ma che ci frega del partito, della sinistra e dell’ora grave? Noi facciamo satira e ce ne sbattiamo di tutto e tutti. O no?”. Il dialogo si chiuse così, col reciproco imbarazzo fra i due.

Staino, persona peraltro amabile, aveva smarrito il senso del suo mestiere, casomai l’avesse mai posseduto. Ecco perché fa ridere così di rado: perché non può esistere la satira embedded, a sovranità limitata, unidirezionale, col permesso de li superiori e il culetto al calduccio. Perciò non fui sorpreso nel 2006 quando Staino pubblicò sull’Unità due intere pagine contro di me: ero raffigurato sotto le spoglie di un corvaccio nero e menagramo, il “Beriatravaglio” che, sulla spalla del compagno Bobo, gli sussurrava all’orecchio sospetti orrendi quanto infondati sugli inciuci della sinistra con B.
(fonte)





BOBO, DOVE SEI?

Caro Staino – da Il Fatto quotidiano – http://www.natangelo.it
Natangelo


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(qui la lettera che il disegnatore Sergio Staino ha scritto a Gianni Cuperlo)

venerdì 14 agosto 2015

Cecil The Lion , the cartoons.

Che cosa è una vita palestinese Worth? #CecilTheLion #WasBurnedAlive
Latuff


Zimbabwe. Il clamore generato dalla morte del leone Cecil, simbolo del paese, lascia perplessi i cittadini dello Zimbawe
«Sì, è crudele. Ma io non capisco tutta questa storia. Ci sono così tanti problemi più urgenti in Zimbabwe, scarsità d'acqua, mancano l'elettricità, il lavoro ... e la gente fa tanto rumore per un leone? "  Eunice Chunice , un residente della capitale Harare  intervistato sul sito New Zimbabwe(qui l'articolo originale)



La notizia: Cecil, leone maschio, stella di Hwange National Park (Zimbabwe), è stato ucciso da un dentista americano il 1 ° luglio del 2015. L'americano avrebbe pagato 55.000 dollari per avere il trofeo. Egli si dichiara ignaro che fosse un animale protetto. Il felino è stato attirato fuori dal parco con inganno e qui ferito prima con una freccia e poi ucciso e decapitato.

Tanta l'indignazione nel mondo e tante le vignette che vanno oltre alla notizia con tanti e diversi interrogativi a seconda della nazionalità dell'autore.



Sondron



Pierre Ballouhey
Tous les dentistes ne sont pas des ordures comme Walter James Palmer. Il y en a qui aiment les lions et qui les soignent, mais ils n'en mènent pas large.



Peter Brookes



Dave Brown per The Indipendent



Ed Hall



African Lion
BY AREND VAN DAM, POLITICALCARTOONS.COM  -  7/29/2015


Bastard of the year
Stephff art



Riverso



The killed lion Cecil
BY MARIAN KEMENSKY, SLOVAKIA  -  8/1/2015





Bruno Bozzetto disegno del 2014, ma purtroppo sempre attuale

mercoledì 12 agosto 2015

Lettera di Staino, tema Sinistra Dem

C'è posta per te
Cuperlo-Bobo
http://www.huffingtonpost.it/2015/08/09/staino-lettera-a-cuperlo-_n_7961200.html
by Portos


- "Cuperlo, cane al guinzaglio di D'Alema" Il papà di Bobo non gliele manda a dire...
- ... i soliti Metodi Stainisti
by Portos




Carissimi,
dopo le polemiche suscitate e i naturali travisamenti operati qua e là, mi sembra giusto che vi mandi il link dell'originale della mail in modo che, se qualcuno è interessato, si possa fare un'idea più corretta di quel che ho scritto. Mi pare giusto allegare a questo anche il link alla pagina di risposta di Gianni Cuperlo che ho cazziato ben bene con l'appassionata veemenza di un fratello maggiore. Aggiungo queste due anche il link ad una bellissima intervista al nostro governatore Enrico Rossi. Ne vale la pena, credetemi.
Un abbraccio,
Sergio

Lettera Staino: http://www.unita.tv/opinioni/compagno-cuperlo-cosi-uccidete-la-sinistra/
Lettera Cuperlo: http://www.unita.tv/opinioni/caro-sergio-si-vince-a-sinistra-non-contesto-il-ruolo-di-renzi/
Intervista a Rossi: http://www.unita.tv/interviste/rossi-senato-chi-critica-la-riforma-rilegga-berlinguer/

martedì 11 agosto 2015

#MÉXICONOSURGE ( Siamo tutti Rubén Espi­nosa e Nadia Vera )

#MÉXICONOSURGE
"Fondamento dell'accordo. Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani fondamentali, così come si enunciano nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ispira le politiche interne e internazionali delle parti e costituisce un elemento essenziale del presente Accordo."
Art.1 trattato di libero commercio tra il Messico e l'Unione Europea

-EL FOTOPERIODISTA INCÓMODO
El Universal 8/8/15
Angel Boligan

Dopo gli omi­cidi del foto­gior­na­li­sta Rubén Espi­nosa, dell’attivista Nadia Vera, della stu­den­tessa Yese­nia Qui­roz Alfaro e di altre due donne che si tro­va­vano con loro, Nicole Simon e Ale­jan­dra, avve­nuti a Città del Mes­sico, venerdì 31 luglio scorso, alcuni cit­ta­dini ita­liani e mes­si­cani – che con­di­vi­dono la pre­oc­cu­pa­zione per la situa­zione dei diritti umani in Mes­sico — hanno pro­mosso un appello, #Méxi­co­No­sUrge,

domenica 9 agosto 2015

Buduàr 27


COPERTINA DI BRUNO BOZZETTO

Un numero pre-estivo, con una foliazione più ridotta (ma pur sempre 108 pagine, perché fino ad ora vi abbiamo viziato!). Contenuti sempre all'altezza della reputazione che grazie alle nostre firme prestigiose siamo riusciti a farci.

Tante vignette, disegni, proposte ed i consueti articoli che fondono la storia con l'attualità, passando dal dopoguerra al recentissimo affaire grexit.

Il prossimo mese ci vediamo a ferragosto, con un altro numero estivo, leggero leggero. A settembre partiranno nuove rubriche, nuovi personaggi e nuovi sorrisi.

Buona spiaggia!

Leggi Buduàr 27



come anteprima Milko, Giuliano, Sajini e Solinas ...








Piero Tonin: Hoblio




HOBLIO - The Path to Freedom
HOBLIO - La via della libertà

Un pellegrino gravato da un grosso peso è in viaggio da un'oscura foresta verso una radiosa vallata. Lungo il suo cammino verso la libertà spirituale, si imbatte in quattro misteriosi personaggi.
Segui anche tu il piccolo Hoblio nella sua ricerca di pace interiore e illuminazione.

Un film scritto, diretto e animato da Piero Tonin.
Musica: "Yangtze" di Jiang Li (courtesy of Audio Network Ltd. - Order Reference: 235129).

PREMI E RICONOSCIMENTI:
Miglior Corto Animato per Ragazzi, Anifest Rofaza International Film Festival 2014
Miglior Corto Animato per Ragazzi, The Kids Festival 2015, Madrid.
Menzione d’Onore, Anim!Arte - Curitiba Grand Prix 2014

http://pierotonin.blogspot.it

http://www.pierotonin.com/

sabato 8 agosto 2015

Paul Scharff

Il mondo di Scharff, un bestiario immaginario, e purtuttavia non irreale, che può farsi specchio deformato e dolente di un campionario paradigmatico di distorte virtù umane.
Giuseppe Rosato

Titolo: Ittiocentauro

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 33×45,4
Edizione: 1995 – 16 esemplari numerati e firmati

Licofrone, Claudiano e il grammatico bizantino Ioannes Tzetzes menzionano qualche volta gli ittiocentauri; altri riferimenti a questi, nei testi classici, non ce ne sono. Possiamo tradurre ittiocentauri con “centauro-pesci”: il termine s’applica a creature che i mitologi hanno chiamato anche centaurotritoni. Le loro raffigurazioni abbondano nella scultura romana ed ellenistica. Dalla cintura in su sono uomini, dalla cintura in giù pesci. Il loro posto è nel corteggio delle divinità marine, insieme agli ippocampi.

Dal “Manuale di zoologia fantastica” di Jorge Luis Borges.

Titolo: Coppia con uovo

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 31,2×29,6
Edizione: 1998 – 13 esemplari numerati e firmati





Paul Scharff nasce ad Amsterdam il 20 ottobre 1928, ultimo nato di una grande famiglia (12 figli!). Fin da piccolo è amante del disegno, dopo gli studi superiori si iscrive ad una scuola d’arte di Amsterdam. Nel 1948 viene inviato in Indonesia per il servizio militare e lì riesce a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Bandung. Al suo ritorno, nel 1950, inizia a lavorare nel campo pubblicitario ad Amsterdam e partecipa alla creazione di una rivista pedagogica come impaginatore e illustratore. Nel 1954 si sposa e si trasferisce con la moglie a Bruxelles per continuare la sua esperienza pubblicitaria. Nel 1957 viene in Italia e qui si stabilisce definitivamente, ponendo termine al suo vagabondaggio. A Milano lavora dapprima nella pubblicità e poi, dal 1959, come grafico e illustratore alla Mondadori, dove rimane fino al 1966.
Nel 1967 si trasferisce a Varese e inizia a lavorare come free-lance per diverse case editrici come Fabbri, De Agostini, Il Saggiatore. Da sempre coltiva la passione per il gioco degli scacchi, ai quali dedica disegni, vignette umoristiche e un libro per ragazzi che viene tradotto in varie lingue.
La sua arte si esprime anche nella creazione di poster e marchi, come quello dell’ Università dell’Insubria di Varese e Como. Sviluppa inoltre una sezione umoristica, grazie alla quale riceve numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Ora si dedica interamente alla litografia, che crea con il suo torchio di inizio ‘900 salvato dalla rottamazione quasi per miracolo, circondato da boccettine contenenti collanti e inchiostri che riesce oramai a trovare solo all’estero.
Negli ultimi anni ha dato forma agli animali fantastici che Jorge Luis Borges descrive nel suo “Manuale di zoologia fantastica”.
Il 5 agosto 2015 il caro Paul Scharff è mancato all`affetto dei suoi congiunti e amici a Cittiglio dove abitava. Ne hanno dato il triste annuncio la moglie Annie, il figlio Rick e il nipote Giacomo.


Titolo: Treped

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 30×40,3
Edizione: 2012- 11 esemplari numerati e firmati


Titolo: Gesti – Perplessità

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 28,5 x 38,3
Edizione: 2013 – 13 esemplari numerati e firmati

When  puzzled man scratches his head he is performing a Displacement Activity.  Da Manwat


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Le opere che ho scelto le ho prese dal sito di Paul Scharff 
I video delle opere e dell'arte litografica sono tutti di Francesco Riva.
Qui alcune opere umoristiche


vignette umoristiche di Paul Scharff
La sua arte si esprime anche nella creazione di poster e marchi, come quello dell’ Università dell’Insubria di Varese e Como. Sviluppa inoltre una sezione umoristica, grazie alla quale riceve numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Ora si dedica interamente alla litografia, che crea con il suo torchio di inizio ‘900 salvato dalla rottamazione quasi per miracolo, circondato da boccettine contenenti collanti e inchiostri che riesce oramai a trovare solo all’estero.
Negli ultimi anni ha dato forma agli animali fantastici che Jorge Luis Borges descrive nel suo “Manuale di zoologia fantastica”.
Francesco Riva





Paul Scharff, animali fantastici.


Paul Scharff. La litografia raccontata 1 parte


Paul Scharff. La litografia raccontata 2 parte

venerdì 7 agosto 2015

Maiali in fuga sull'autostrada del sole



Nella notte da incubo sull'A1, con due incidenti che hanno provocato il tragico bilancio di una donna morta e due feriti gravi, e che è stato il prologo ad una giornata caotica per la viabilità, c'è stato anche il caos provocato dal carico di maiali perso da un camion.

Su un carico di 127 animali, 48 sono morti nello scontro o sono stati abbattuti dai veterinari.

12 ore per recuperarli tutti e 13 km di coda in un caldo infernale con autostrada chiusa tra Parma e Piacenza.


operazioni difficili recuperarli
qui il video

vignetta di Vincino
foto da la Repubblica Parma
e Gazzetta di Parma

giovedì 6 agosto 2015

Hiroshima e Nagasaki: 70° anniversario

BOMBE NUCLÉAIRE: 70 ans après HIROSHIMA
Plantu

A 70 dalla fine della guerra e dalle prime bombe atomiche (6 agosto su Hiroshima, 9 agosto su Nagasaki, circa 200 mila morti diretti) i 150 mila sopravvissuti conducono ancora oggi una vita d’inferno a causa delle conseguenze delle radiazioni.
E' un grande monito per l'umanità.


Hiroshima 1945
Riber


70th Anniversary of Hiroshhima and Nagasaki...
Steve Breen


Hiroshima : 70 ans
Phil Umbdenstock



Hiroshima never again...    Amorim
.
05 Aug 2015


Horror
Riverso


Hiroshima, 6 Août 1945
08/07/2015 par Michel Kichka
Il y a 70 ans, Albert Camus avait compris l’Histoire des décennies qui allaient suivre. Un philosophe. Un prophète. Une conscience.

 Particolare della visione a 360 gradi di Hiroshima dopo 4 giorni dal bombardamento.
Si tratta di una ricostruzione ad alta tecnologia dei materiali fotografici (da una pellicola assai danneggiata di 11 foto scattate da un giornalista di Asahi Shimbun di Osaka da una posizione a 1,2 km dal ground zero).
E' stato pubblicato su Asahi Shimbun negli ultimi giorni.
http://www.asahi.com/special/nuclear_peace/pano/past/flat/
Si possono vedere qui le altre foto scattate dal medesimo giornalista, Hajime MIYATAKE, entrato nella citta' il 9 agosto:
http://www.asahi.com/s…/nuclear_peace/gallery/2015hiroshima/
Tutte le foto saranno esposte nel Peace Memorial Museum di Hiroshima, attualmente in restauro che si riaprira' nel 2018.

mercoledì 5 agosto 2015

Intervista a Carlo Gubitosa, autore di "Satira al telefono"


Satira al telefono di Carlo Gubitosa, 
ebook di Quintadicopertina, casa editrice digitale.

L'ebook (che utilizza la tecnologia di sincronizzazione audio/testo) raccoglie telefonate  a partiti politici, istituzioni e sedi del potere, registrate da Carlo Gubitosa all'insaputa degli interlocutori e poi pubblicate su Il Male di Vauro e Vincino, dall’autunno 2011 alla primavera 2012. Le domande erano scomode, paranoiche, paradossali, ma le risposte erano ancora peggio.
Ne esce un ritratto dell'Italia commissariata dalla Troika, fatto di domande spiazzanti e surreali, arricchito dalle vignette ed illustrazioni di Vauro, Vincino, Flaviano Armentaro, Mauro Biani, Maurizio Boscarol, Makkox, Marco Pinna, Marco Scalia, Alessio Spataro, Marco Tonus e Filippo Ricca.
La prefazione è di Vincino e la copertina che potete vedere qui sotto di Vauro.


Fany  raggiunge Carlo e gli pone qualche domanda:

Da cosa è nato questo progetto Carlo? una tua idea originale o frutto della redazione de Il Male?

E' nato per caso: sentendo Bossi parlare di secessione per l'ennesima volta, e vivendo a Bologna, mi e' venuto in mente di telefonare alla Lega Nord per scoprire se la mia citta' di adozione sarebbe rientrata nella padania. Nel mio telefono c'era un programma per registrare le chiamate che usavo per tenere traccia delle interviste telefoniche, e cosi' ho cominciato per gioco a registrare telefonate che inizialmente condividevo solo con amici e parenti. Poi c'e' stata la seconda casualita': l'incontro con Vincino Gallo che e' sfociato in una bella collaborazione con la riedizione dello storico settimanale di Satira "Il Male", riportato in edicola da Vincino assieme a Vauro Senesi. E fu cosi' che la curiosita' si e' trasformata in una rubrica settimanale.

Ti sei divertito a fare queste telefonate?

Moltissimo. E' bastato fare due chiacchiere con i terminali del potere per capire che il re e' davvero nudo: il partito di Berlusconi per la sua sede di Avellino metteva sul sito i numeri di telefono della cartoleria di fronte, nemmeno nella sede nazionale del PD sapevano che pesci pigliare quando e' stata calata dal cielo la premiership di Mario Monti. Era ridicolo e tragico al tempo stesso guardare che dietro la faccia autorevole e ufficiale del paese c'era un caravanserragio di cialtroneria che non risparmiava niente e nessuno.

La tua preferita?

Ce ne sarebbero tante: una che ricordo con piu' affetto e' quella fatta al webmaster del PD di Firenze, che aveva pagato di tasca sua per un sito che poi fu abbandonato dal partito. Una ennesima umiliazione inflitta ai militanti di una sinistra che non esiste piu'.

Perchè consigli di leggere ed ascoltare l'ebook?

Perche' mi sono divertito molto a realizzarlo e in piu' puo' essere utile rileggere con gli occhi della satira la stagione del potere montiano, che non abbiamo ancora analizzato e metabolizzato a sufficienza.

In Parlamento vorrebbero rendere illegali le autointercettazioni, tu nel frattempo ci hai fatto un libro con tanto di audio delle telefonate, cosa ne pensi?

Che fino a quando non verra' detto il contrario, il diritto di cronaca e di libera espressione del pensiero satirico continuano a essere in vigore, e sara' molto difficile impedire ai cittadini di registrare le proprie telefonate. Lo stesso presidente del Senato Pietro Grasso ha dichiarato che le registrazioni delle telefonate tra privati sono "legittime e utili contro la corruzione".

Chi sei Carlo? 

Su Wikipedia sono indicato come scrittore e giornalista, attualmente sbarco il lunario come informatico, ma mi sento semplicemente una persona curiosa e logorroica. 

I tuoi desideri?

Mi piacerebbe che in Italia si leggesse di piu', che si potesse vivere di scrittura, che l'editoria ritorni ad essere un settore dove al centro c'e' la cultura e non il profitto.

E per finire perchè Carlo, tu che sei stato insieme a Mario Biani il fondatore di Mamma, meglio di qualsiasi altro mi puoi rispondere, la satira in Italia è morente?

La satira e' un termometro della vivacita' culturale di un paese, della distanza tra il popolo e il potere, della diffusione del pensiero libero. E in questa stagione di pensiero unico purtroppo non gode di ottima salute. Ma e' una ragione di piu' per praticare questo linguaggio libero, libertario e liberatorio.

Ps: mi ha un po' ricordato la zanzara di Cruciani, non è che ti hanno copiato l'idea?
http://fany-blog.blogspot.it/2013/09/la-zanzara-punge-guido-barilla.html

Credo di no

Grazie Carlo, gentilissimo!


Articolo tratto dal audio ebook di Quintadicopertina, Satira al telefono di Carlo Gubitosa

Dialogo con il Ministero delle Finanze:

CARLO G.: Salve, mi scusi, volevo un’informazione, io sono un semplice cittadino...
MINISTERO: Deve chiamare l’ufficio relazioni, questa è la segreteria particolare del capo di gabinetto...
CG: Magari lei mi può rispondere in un secondo... io ho visto che questo famoso spread è sceso a 300, ma adesso come si riflette questa cosa sui nostri conti correnti...
M: Ma che domanda, mi perdoni, non lo sappiamo, non è una pratica d’ufficio, non so che dirle, siamo tutti uguali...
CG: Non è che ci alzano i tassi sui conti correnti? Che beneficio c’è?
M: Non lo so, stiamo nella stessa barca, anche se lavoriamo nello stesso ufficio siamo tutti nella stessa barca...
CG: No, perché abbiamo fatto tutti questi sacrifici per lo spread, però adesso che ci torna? gubitosa
M: Eh lo so, ma qui bisogna andare in Parlamento non qui.
CG: Mi consola, quindi non sono il solo a brancolare nel buio...
M: Certo, è la conferma, siamo tutti stipendiati, come lei.
CG: Quindi anche lei non sa che benefici arriveranno?
M: No, macché, non lo so, sarei una maga.
CG: E tutte queste lacrime e sangue? Abbiamo abbassato lo spread e mo’ manco ci dicono che sò, uno zerocinque per cento in più sui conti correnti.
M: Deve parlare con loro direttamente, chiami la segreteria di Monti che fa prima.
CG: Ma non ci abbassano neanche la benzina?
M: Ma che... mi perdoni... guardi... [Ride]
CG: Ma allora qual era lo scopo di tutto questo?
M: Senta, non è che posso stare al telefono, io la capisco, la capisco, sono nelle stesse condizioni sue, io prendo milleduecento e sto qui dentro, mi levano l’inps, tutto quello che levano a lei, uguale e identico, abbiamo i figli, non lo so come andremo avanti, che le devo di’? Non so che dirle, siamo tutti nella stessa barca.
CG: Allora le esprimo la mia solidarietà, e speriamo che ci dicano qualche cosa magari a livelli più alti.
M: Tanto non ce lo diranno, le cose cattive non ce le dicono tutte.
CG: Speriamo di vedere la luce in fondo al tunnel.
M: Appunto, appunto.


QUI potete comprare il libro digitale in promozione

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disegno di Vincino dalla prefazione di "Satira al Telefono"



Codice deontologico dell’attività giornalistica:
Il Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica parla chiaro: “Il giornalista che raccoglie notizie (...) rende note la propria identità, la propria professione e le finalità della raccolta”.
E deve farlo tutte le volte che “nell’ambito dell’attività giornalistica e per gli scopi propri di tale attività” intende attuare “l’esercizio del diritto dovere di cronaca, la raccolta, la registrazione, la conservazione e la diffusione di notizie su eventi e vicende relativi a persone, organismi collettivi, istituzioni, costumi, ricerche scientifiche e movimenti di pensiero”.
Ma allora perché tutti i contenuti di questo libro sono stati ottenuti registrando telefonate a insaputa dei miei interlocutori, millantando le identità, le professioni e le motivazioni più varie, e usando le reti telefoniche per infiltrarmi all’interno di sedi di partito, uffici della Banca d’Italia, compagnie ferroviarie, parrocchie, uffici SIAE, Università private, alberghi, ospedali, moschee, negozi di dischi usati, uffici Digos, procure, organizzazioni militanti di estrema destra, ministeri, redazioni di quotidiani nazionali e centri di ricerca?
Lo spiega lo stesso codice deontologico quando aggiunge che l’obbligo del giornalista di giocare a carte scoperte resta in vigore “salvo che ciò comporti rischi per la sua incolumità o renda altrimenti impossibile l’esercizio della funzione informativa”. Escludendo i rischi per la mia incolumità, resta da chiedersi se c’erano altri modi per raccogliere le stesse informazioni con strumenti diversi dalle telefonate sotto mentite spoglie.
Carlo Gubitosa

lunedì 3 agosto 2015

Ritratto di Giuliana Lojodice

Il 12 aprile su la Repubblica un grande ritratto di Riccardo Mannelli

e l'intervista di Antonio Gnoli

a Giuliana Lojodice






Giuliana Lojodice: "Aroldo, Luchino e gli altri uomini sul palcoscenico della mia vita"
L'attrice e doppiatrice si racconta: "Marcello Mastroianni. Una delle persone più dirette e semplici che io abbia conosciuto. Mi chiese di andare con lui a una cena con Barbra Streisand: "È una tigre, me se magna" "

di ANTONIO GNOLI
Benché fosse una donna di liberi costumi, scoprì improvvisamente la fedeltà e l'amore e per 40 anni dimenticò cosa era stata prima. In fondo la vita bella e inquieta di Giuliana Lojodice si potrebbe racchiudere in queste poche righe. Quasi un romanzetto, verrebbe da dire. "Non mi sono mai vergognata di me, delle mie fantasie verso uomini più grandi. Sostituivano quel padre che avevo avuto, certo,