giovedì 10 maggio 2018

5 maggio 2018 Bicentenario della nascita di Marx




KARL MARX
Caricatura para suplemento Laberinto, de Milenio.
Boligan




Buon compleanno, Karl: 
i duecento anni ben portati di Marx
di Diego Fusaro, filosofo
Nell’odierno deserto del capitalismo globalizzato, Karl Marx ha assunto le sembianze di un naufrago che, in seguito a una miriade di naufragi, è approdato su un’isola deserta: è sopravvissuto alla sua incorporazione prima nel marxismo commissionato dalla socialdemocrazia tedesca, poi nel leninismo forgiato da Iosif Stalin tra il 1924 ed il 1926, infine all’odierna criminalizzazione ininterrotta di cui è oggetto il suo pensiero.
Tale sopravvivenza si spiega in ragione del fatto che Marx continua a essere il “segnalatore” di un problema irrisolto che non ha smesso di perseguitarci . Il suo pensiero non cessa di indicarci che nel mondo della presunta “fine della storia” qualcosa, dopo tutto, continua a mancare. È quanto ho più estesamente sostenuto nel mio libro Bentornato Marx! Rinascita di un pensiero rivoluzionario(Bompiani, 2009).
Chi si ostinasse a interpretare le vicende storiche odierne con le sole lenti interpretative marxiane capirebbe sicuramente ben poco, non riuscendo a rendere conto di eventi che, per forza di cose, non potevano essere previsti da Marx; ma è altrettanto vero che chi rifiutasse di indossare anche quelle lenti non riuscirebbe a capire alcunché dell’oggi e dei suoi sconvolgimenti.
In questo senso, nonostante il venir meno del marxismo e dei comunismi, Marx continua a essere (paradossalmente) un nostro contemporaneo ed è per questo motivo che, se non ha alcun senso voler nostalgicamente tornare a Marx, può tuttavia avere un senso ripartire da Marx. Lo esige anche il fatto che il mondo da lui sottoposto a critica è – nonostante i mutamenti radicali e le novità succedutesi con grande rapidità – il nostro mondo, il mondo del modo di produzione capitalistico, in cui la produzione assume la forma di una gigantesca macchina autoreferenziale e finalizzata a obiettivi del tutto irrazionali quali la produzione di merci e la valorizzazione del valore fine a se stesso.
Non si può capire l’epoca moderna (questa è la conseguenza) senza passare attraverso Marx. Studiando la storia dal suo “lato cattivo”, egli smaschera la mal celata “ideologia” di chi concepisce – ieri come oggi – il corso storico come corsa unilineare verso le “magnifiche sorti e progressive”, come una pacifica evoluzione irenica verso il meglio, di chi trascura il momento materiale, di chi annulla le specificità di ogni epoca immaginando che le leggi del modo di produzione capitalistico siano eterne e, per ciò stesso, insuperabili.
In questo programma si condensa il senso della formula “ripartire da Marx” a cui prima si alludeva. Catalizzando il senso generale secondo cui, anche nell’epoca della fine della storia, qualcosa continua a mancare, la figura di Marx – la cui presenza si dà oggi per absentiam – si eleva a sineddoche delle due determinazioni irrinunciabili del rifiuto incondizionato del presente come destino e della ricerca di un riscatto per le offese non redente che si sono accumulate nella storia e che oggi sembrano aver raggiunto il loro grado massimo. Per questo, Marx è, per l’egemonia del pensiero unico, l’equivalente delle mani insanguinate di Lady Macbeth, un’ossessione che non può mai essere congedata in via definitiva. (Il Fatto Quotidiano, 5 maggio 2017)






David Rowe


Karl Marx 200    Rainer Hachfeld
Karl Marx in heaven
05 May 2018



Marx
Mariagrazia Quaranta /GIO



KARL MARXBIRTHDAY BOY
Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria



karl marx    Fares Garabet
after 200 year of Karl Marx born. Religion is still the Opium of volk
09 May 2018


Martin Rowson



Il bicentenario della nascita di Karl Marx, la Germania ha festeggiato il 5 maggio scorso a Treviri con lo svelamento di una statua dalle dimensioni mastodontiche, cosa che inorgoglisce i cinesi più ancora dei tedeschi. E non solo perché la statua - 5,5 metri di altezza - del grande filosofo è opera dello scultore cinese Wu Weishan, e nemmeno perché la scultura è stata regalata dalla Repubblica popolare cinese alla città tedesca di Treviri. La statua è motivo d'orgoglio perché Marx simboleggia "la fiducia della Cina nelle sue teorie, nella sua strada, nel suo sistema", ha raccontato l'autore Wu Weishan al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung.
    "I cinesi vedono se stessi come i veri eredi di Marx", è la tesi di oggi del quotidiano di Monaco. Cent'anni fa la Cina era un paese poverissimo, "era il malato dell'Asia", prosegue l'artista, mentre "sotto la guida del partito ci sono stati dei cambiamenti potenti e la Cina di oggi ha preparato un futuro radioso per gli uomini che vi abitano. E la base ideologica del partito è Marx. Questo mostra che Marx aveva ragione". Non altrettanto orgogliosi e entusiasti sono i tedeschi: "l'entusiasmo in Germania è limitato" per Marx, sottolineava ieri la FAS, l'edizione domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il pensiero del filosofo si è dimostrato fallace in una serie di casi, sostiene il quotidiano conservatore, soprattutto in campo economico. L'unica cosa che sopravvive, e che è sopravvissuta anche al comunismo, è la teoria per cui i rapporti economici dominano su tutto. Anche la FAS, tuttavia, rende omaggio al pensatore che ha dato voce agli sfruttati, regalando fiducia nel cambiamento delle condizioni di vita. Se la Germania non celebra Marx come ha in progetto di fare la Cina, anche a Treviri le celebrazioni del giubileo per la nascita del filosofo sono state organizzate in grande stile.

The Karl Marx Phenomenon

mercoledì 9 maggio 2018

Concorso: VI BIENNALE DI HUMOR LUIZ D'OLIVEIRA Guimaraes - PENELA 2018, Portogallo.




VI BIENNALE DI HUMOUR "LUIZ D'OLIVEIRA GUIMARAES" -
ESPINHAL / PENELA 2018 - Portogallo
Organizzazione: Comune di Penela / Junta de Freguesia do Espinhal
Produzione: Humorgrafe
Direttore artistico: Osvaldo Macedo de Sousa (humorgrafe.oms@gmail.com / humorgrafe@hotmail.com)

1 - Tema:
a) "The Life Cycle" - invitiamo artisti di tutto il mondo a meditare sull'esistenza, sul modo in cui ogni cultura affronta la vita e la morte e su quali simboli e rituali usano per superare il terrore dell'ignoto dopo la morte. La morte è solo una meditazione della vita o un aneddoto che spaventa la vita quotidiana dell'eternità? Non vogliamo qui vivere la morte, ma onorare la vita con umorismo e ottimismo. Quest'anno il mondo ricorda il centenario dell'Armistizio della Grande Guerra del 1914/18, la madre di tutte le altre guerre che continua a svilupparsi nel corso del 20 ° secolo e che è ancora presente al giorno d'oggi con il detto terrorismo dei fondamentalisti. Come possiamo elogiare la perennità dello spirito, invece di coltivare una società che finanzia lo sterminio dell'umanità e della madre terra?
b) Caricature di Leonor d'Oliveira Guimarães (nuora di Luiz d'Oliveira Guimarães) che fu il promotore di questa Biennale.
2 - Aperto alla partecipazione di tutti gli artisti grafici con umorismo, professionisti o dilettanti.
3 - Scadenza: 10 giugno 2018. Devono essere inviati a humorgrafe.oms@gmail.com , humorgrafe@hotmail.com o humorgrafe_oms@yahoo.com
(Se non ricevi ricevuta di conferma, invia di nuovo una nuova email).

Museo Luigi Mallé: conferenza "Giovannino Guareschi, libera penna in libero cuore" con Dino Aloi.




Sabato 12 maggio 2018 ore 17.30 
al Museo Luigi Mallé 
via Valmala 9 – Dronero (Cn) 
nell’ambito della mostra
 Storie dal mondo piccolo al mondo grande
 Conferenza 
Giovannino Guareschi, libera penna in libero cuore

Con DINO ALOI

Coordina IVANA MULATERO

   Ritorna a Dronero sabato 12 maggio 2018 alle ore 17.30 presso il Museo Luigi Mallé il giornalista, vignettista, storico della satira, collezionista ed editore Dino Aloi per ripercorrere con il suo sguardo esperto la straordinaria attività disegnativa di Giovannino Guareschi di cui sono ora in mostra al Museo Luigi Mallé di Dronero cinquanta tavole originali provenienti dall’Archivio Guareschi di Roncole Verdi (Parma).

lunedì 7 maggio 2018

L'Umorismo e l' Historia: Kurt Halbritter

L'Umorismo e l' Historia
dai materiali della collezione Cresci/Sajini
a gentile concessione di Buduàr

4 - 
Kurt Halbritter 


Il 31 dicembre 2015, sono diventati  liberi i diritti sul Mein Kampf di Adolf Hitler, il crescente aumento del pensiero di destra estrema in questi anni  fa temere un pullulare di ristampe di questo libro per leggerlo con le lenti dell’ideologia.
 Kurt Halbritter (1924/1978) eccellente disegnatore, autore tra l’altro di un delizioso libro sugli animali fantastici,  lo illustrò negli anni 70, o meglio, essendone proibita la ristampa dall’allora detentore dei diritti( lo stato della Baviera), fece una raccolta di disegni seguendo i titoli dei capitoli e frasi significative.
Con il distacco e la conoscenza degli eventi, per averli vissuti di persona,  ci consegna il clima, le piccole manie, i vezzi di una società che si lascia avvolgere dall’ideologia nazionalsocialista senza scossoni, ma con il compiacimento di chi sa che, chiudendo un poco gli occhi, potrà trarre vantaggi, non solo personali ma per tutto l’alveare Germania.
L’esempio dell’alveare o anche del formicaio mi sembra azzeccato perché le persone abbandonano lo status di singoli raziocinanti per sposare il raziocinio del gruppo, del popolo. Al contrario delle dittature di sinistra, che si insediano con una rivoluzione anche violenta, il nazismo convinse i tedeschi con mosse e ragionamenti suadenti per poi , dopo il 1933 a elezioni vinte, scatenarsi contro  gli ebrei ,gli handicappati, i diversi, gli avversari politici additandoli   come il nemico interno  a una popolazione arianizzata con il miele, che  sentendosene  gratificata accetta di combattere il suo vicino o addirittura all’interno del proprio nucleo famigliare (6).
Tale  è il percorso di Halbritter con questa raccolta tavole , disegnate con grande maestria e sensibilità oltre che con sottile senso dell’umorismo.
Cerca nel popolo minuto, al contrario di Grosz che scava nel vizio, nell’opulenza , nell’immoralità. I suoi protagonisti sono cittadini , piccola e media borghesia . In queste 10 tavole c’ è tutto il racconto del nazismo entro il confine della Germania, dalla vecchietta eccitata dai tamburi e le bandiere (1),  i prelati che pur di non accettare il comunismo accettano il male assoluto (3), la bimba che legge il giornale e trova normale apparentare ebrei e insetti (4), alla mamma rassicurata sul destino del suo piccolo handicappato (8),  infine a guerra perduta il soldato prigioniero che inizia a mettere le mani avanti (10).
Una piccola notazione personale il volume mi è stato regalato da Giuliano nel dicembre 1975 e le traduzioni sono di sua mano. Grazie ancora.
Ugo Sajini







Kurt Halbritter über sich selbst

Ich wuchs in einer Zeit auf, von der man behauptet (damals wenigstens), sie sei eine „große“. Mein Beruf war eigentlich das erste, was ich frei wählen durfte, und ich wählte prompt falsch.
Karikaturist wurde ich erst viel später. Es war sozusagen der Anfang meines zweiten Lebens. Krieg, Kriegsgefangenschaft, dann die Heimkehr und die Frage: Was nun? Wieder zurück in den alten Beruf, oder endlich tun, wonach mein Herz verlangte – zeichnen, malen, illustrieren? 

Das mit der Malerei war eine Seifenblase. Sie zerplatzte ganz still und lautlos. Dagegen öffnete sich mir ein Gebiet, das an keiner Akademie oder Werkkunstschule gelehrt wird. Das Stiefkind der großen Kunst, die Karikatur, hatte ihr Opfer – mich.

Es kam nicht einmal überraschend. Soweit ich mich zurückerinnern kann, hatte ich zu Bleistift und Papier ein inniges Verhältnis. Das erste meines Lebens überhaupt. Wenn meine „Erstlingswerke“, die Bildnisse von damals, alle einen Hauch des Lächerlichen aufwiesen, so war es nie Absicht. Die „Zeichenstunde“ war das Schönste an der Schule und versöhnte mit mancher Stunde, die mit „nützlicheren“ Fächern belegt war. Ich begreife heute noch nicht jene Menschen, die in ihrer Schulzeit die schönste und sorgenloseste Zeit ihres Lebens erblicken. Meine Sorgen jedenfalls waren im Verhältnis zu heute kaum geringer.

Die anderen wurden Dr. med., Bankbeamter, Verkäufer, Regierungsrat, Autohändler, ich wurde Karikaturist: ein Mensch, der Männchen malt, - ulkige, versteht sich. Sie haben ihre Kollegen und ich die meinen, und jeder übertreibt auf seine Weise, wobei noch dahingestellt bleibt, wer die Übertreibung besser beherrscht. Das Übertreiben ist ganz anderen Leuten vorbehalten als ausgerechnet einem Karikaturisten, der nur zeichnet, was er sieht, hört, erlebt und denkt. Die Welt ist voller Übertreibungen, die kein Zeichner, und sei er noch so sehr Karikaturist, erreichen könnte. Die gute Karikatur kommt mit der Hälfte der Übertreibungen aus, deren sich ein schlechter Politiker bedient.

Karikatur ist Ausdruck eines „humoristischen“ Verhaltens für die, die nicht mehr darin sehen oder hineinlegen wollen. Sie ist Kritik, Kommentar und Angriff für jene, die in der Karikatur mehr sehen als Unterhaltung und Auflockerung einer Zeitungsseite. Die Karikatur beginnt, wo das Wort seinen Wert verliert, und endet, wo sie durch das Wort ersetzt werden kann. Einen Kompromiß gibt es allenfalls, wo sich Wort und Zeichnung die Waage halten.

Eine Karikatur ist noch lange nicht schlecht, weil man nicht über sie lachen kann, aber sie ist auch nicht deshalb gut, weil man über sie lacht.

Eine Karikatur zu verstehen, ist nicht immer leicht. Einen Karikaturisten zu verstehen, fast unmöglich. Nun sollte ein Karikaturist zwar seine Arbeit ernst nehmen, nicht aber sich. Das erspart ihm manchen Ärger und verhilft ihm zu einer besseren Einstellung gegenüber seiner Umwelt, die ihm letzten Endes zu seinem Beruf verholfen hat. Er wird außerdem mehr Verständnis für seine Mitmenschen aufbringen müssen, als diese für ihn.
www.kurt-halbritter.com



Der Frankfurter Karikaturist Kurt Halbritter - Mitbegründer des Satiremagazins „Pardon“ – wäre dieses Jahr 90 Jahre alt geworden. Aus diesem Anlass widmet ihm das caricatura-Museum Frankfurt eine eigene Ausstellung.

Nota:
 Kurt Halbritter , 22 settembre, 1924 , Francoforte - 21 maggio, 1978,  è stato un artista di disegno satirico , caricaturista e scrittore tedesco.
Era un fiero oppositore del Nazismo , ed ha anche pubblicato un libro di satira del nazismo, con lo stesso titolo del libro di Hitler , " Mein Kampf ".
Famosi due libri che hanno avuto un grande successo dopo la sua morte: "Halbritters Tier- und Pflanzenwelt" - Un libro di cartoni animati di animali e piante, e "Halbritters Waffenarsenal" - un libro simile sulla storia di fabbricare armi con un sacco di humor.

sabato 5 maggio 2018

XXVI International Festival of Satire and Humor 2018 – Città di Trento

XXVI International Festival of Satire and Humor 2018 – Città di Trento

Primo premio umorismo-Fabio Magnasciutti.


DONNA:
L’ ALTRA META’ DEL CIELO
XXVI RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI SATIRA E UMORISMO
“CITTÀ DI TRENTO”
STUDIO D’ARTE ANDROMEDA
www.studioandromeda.net

XXVI RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI SATIRA E UMORISMO 2018
"CITTÀ DI TRENTO"

Il giorno 19 aprile 2018 ad ore 19,30, presso i locali dello Studio d'arte Andromeda di
Trento, siti in Via Malpaga,17, si è riunita la giuria del premio suddetto, avente quest'anno come tema:

"DONNA: L'ALTRA METÀ DEL CIELO".


La giuria:
Assunta Toti Buratti, vignettista
Gloria Canestrini, scrittrice e illustratrice
Milena di Camillo, giornalista
Roberta Opassi, funzionario storico culturale PAT
Nadia Baldo, fotografa
Nadezhda Simeonova, scenografa
Mariagrazia Quaranta (Gio), caricaturista

Dopo la consueta, ampia, discussione, si decide, all’unanimità, di assegnare il primo
premio realtivo alla sezione satira, umorismo e illustrazione all’elaborato di Fabio Magnasciutti, il gusto poetico e giocoso dell’immagine, per il forte messaggio di positività e di speranza riferito alla valorizzazione e alla crescita dell’identità femminile”.

Il secondo premio viene assegnato all’unanimità all’opera di Shorab Kheiri (Iran), con
le seguenti motivazioni: “Per la grande forza espressiva dell’immagine, che mette in luce,
con capacità e perizia grafica, la forza della resilienza femminile e l'attitudine alla vita anche in condizioni disperate , con il tocco ironico del saper utilizzare dei mezzi di distruzione per farne strumenti di cura".

Il terzo premio viene assegnato all’unanimità all’opera di Anne Derenne (Francia), con
la seguente motivazione: "Per la raffinata semplicità dello stile grafico, unita all'immediatezza del messaggio comunicativo, volto a denunciare in chiave metaforica e umoristica una realtà ancora attuale”.

Per la qualità e la potenza espressiva dei lavori da loro presentati, vengono giudicati inoltre
meritevoli di segnalazione i seguenti autori (in ordine alfabetico):
Mehrdad Abbasi (Iran)
Hamza Akin (Turchia)
Bernard Bouton (Francia)
Shahrokh Heidari (Iran)
Pavel Matuska (Repubblica Ceca)
Borislav Stankovic (Serbia)
Sergio Tessarolo (Italia)
Yang Xia (Cina)
Leonardo Zaza (Italia)

Per essersi distinti nella maestria e nella padronanza grafica, per la forza evocativa sapiente e al contempo poetica, per la capacità umoristica e l’immediatezza comunicativa delle
loro opere, la giuria ritiene inoltre di assegnare unanimemente le seguenti menzioni speciali agli autori (in ordine alfabetico):
Elena Ospina (Colombia)
Andrei Popoff (Russia)
Faruk SoJarat (Turchia)

Anche nel settore fumetto le opere pervenute, sia pure non numerosissime, si sono
dimostrate attinenti al tema della rassegna, esprimendo al contempo una varietà di forme
espressive interessanti e originali.
Il premio viene assegnato a Gabriel Rusu (Romania)

Per l’intensità espressiva e l’intelligente ironia delle loro opere vengono inoltre segnalati i
seguenti autori (in ordine alfabetico):
Renate Alf (Germania)
Maria Caterina Cortiana (Italia).

Trento, sabato 21 aprile 2018.

Secondo premio umorismo-Sohrab Kheiri_Iran

Terzo premio umorismo-Anne Derenne_Francia

Primo premio fumetto-Gabriel Rusu_Romania.

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Winners (PDF)
Vincitori (PDF)

giovedì 3 maggio 2018

PD, CONTRO LA SATIRA CHIAMA LA POLIZIA





PD, CONTRO LA SATIRA CHIAMA LA POLIZIA
Lo street artist Sirante torna a dire la sua sulla situazione politica. Stavolta lo fa prendendo spunto dall'affresco di Raffaello 'Incendio di Borgo', ospitato nei Musei Vaticani, riletto in chiave anti-renziana. Stamattina a largo del Nazareno, a pochi passi dalla sede nazionale del Pd, è comparsa l'opera che raffigura, al posto delle figure raffaelliane, Renzi che porta sulle spalle Berlusconi, e intorno Boschi, Orfini, Verdini. Il lavoro, come già i precedenti, è stato prontamente rimosso ma è lo stesso Sirante a spiegare sulla sua pagina Fb il messaggio: "Da quando Matteo Renzi ha preso la guida del Partito Democratico - scrive - è iniziato un lungo declino che ci ha portato fino ad oggi ... a quattro anni dall'innesco, il partito è avvolto dalle fiamme dell'indecisione. L'ex segretario del partito ha governato con plurindagati e pluricondannati ma ora, assumendo finte posizioni etiche, di principio, snobba chiunque gli proponga anche solo un semplice dialogo. Non abbandonerà mai il suo Silvio, non può fare a meno dei consigli di Verdini... Salverà il suo anziano e fedele 'padre', il suo fedelissimo Orfini e i soliti vecchi amici?". (la Repubblica)




Un suo lavoro era già apparso nei dintorni del Quirinale nei giorni delle consultazioni. Allora a ispirare l'artista era stato il quadro 'I bari' di Caravaggio, con i ritratti di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Luigi Di Maio al posto dei volti dei tre personaggi.



Era invece firmata da Tvboy l'altro lavoro di street art apparso nei vicoli di Roma, il bacio tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, diventato popolarissimo in rete. Anche questo fatto subito sparire per motivi di decoro urbano
03 maggio 2018

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Cartellino espositivo de "L'incendio al Nazareno", il titolo dell'opera appesa oggi vicino alla sede centrale del Partito Democratico, a Roma, che immagina la fuga dei leader di Pd e Forza Italia da un "partito ormai in rovina avvolto dalle fiamme". E che prospetta un "nuovo governo". Presenti Matteo Renzi che porta in salvo Silvio Berlusconi sulle sue spalle, accompagnati da Matteo Orfini e Maria Elena Boschi. Ed intanto Denis Verdini scappa dal fuoco scavalcando un muro.


Raffaello 'Incendio di Borgo', Musei Vaticani,

martedì 1 maggio 2018

Labour day 2018

Labour Day    Marco De Angelis
Happy Labour Day!


1st May- Labour Day    E L E N A . ospina
1st May, Labor Day, dedicated to recognize workers' struggles to improve working conditions. There is still a long way to go ... while some become rich, others become impoverished
30 Apr 2018


LABOUR DAY 2018    Gianfranco Uber
01 May 2018


Martyr of labor and study...    Ramses Morales Izquierdo
Martyr of labor and study...
30 Apr 2018


Vanessi


Vanessi



Bochicchio



1° maggio Festa del Lavoro........anno 2018 d.c.
Fleo / Alfio Leotta


Buon primo maggio!
Perazzolli


Primo Maggio...
#primomaggio #festadellavoro #1Maggio #FestaDeiLavoratori #vignette #satira #umorismo #IChinson
Airaghi


No Labor Day...    Amorim
.
30 Apr 2018


Mike Comics


Happy May Day
Kustana


Moise


Auguri
Fontana

lunedì 30 aprile 2018

48^ Rassegna Internazionale di Grafica Umoristica "UMORISTI A MAROSTICA": i vincitori

GRAND PRIX INTERNAZIONALE SCACCHIERA 2018: BERNARD BOUTON -FRANCIA



Umoristi a Marostica

48^ Rassegna Internazionale di Grafica Umoristica "UMORISTI A MAROSTICA"

Verbale di Giuria - Tema ACQUA

Da martedì 10 a mercoledì 26 aprile 2018 si sono svolti i lavori della Giuria di “UMORISTI A MAROSTICA” 2018.
La Giuria, così composta

Giromini Ferruccio Presidente
Minoggio Maurizio
Pollicelli Giuseppe
Quaranta Maria Grazia “Gio”
Tich Alessandro
Roberto Xausa, Cuman Mariangela, Cortese Giandomenico - Fondazione Banca Popolare di Marostica
Gruppo Grafico Marosticense,

esaminate le opere giunte da 329 Autori di 55 Paesi, prende atto di una partecipazione particolarmente generosa e ricca di stimoli e risultati in sintonia con il tema proposto Acqua,

ha deciso di assegnare il GRAND PRIX INTERNAZIONALE SCACCHIERA 2018 a:
BERNARD BOUTON -FRANCIA

Il PREMIO SPECIALE “MARCO SARTORE” a:
TOTI BURATTI- ITALIA

Il PREMIO SPECIALE “SANDRO CARLESSO” a:
ALIREZA KARIM MOGHADDAM- IRAN

Il PREMIO INTERNAZIONALE UMORISTI A MAROSTICA delle opere finaliste viene assegnato a pari merito a:
SELOI PETERS - BRASILE
LUIUN – CINA
MARCO SPADARI - ITALIA
JEAN LOIC BELOM - FRANCIA
KRZYSZTOF GRZONDZIEL –POLONIA
ALI SUR – TURCHIA
CHRISTINE TRAXELER- FRANCIA

GRUPPO GRAFICO MAROSTICENSE
MAROSTICA - VICENZA - ITALY –c/o ASSOCIAZIONE PRO MAROSTICA Piazza Castello,1 - Tel. e Fax. 0424 - 72127
C.F. P.IV01738870243

E-mail umoristiamarostica@gmail.com - Sito internet: //www.umoristiamarostica.it
PREMIO SPECIALE “MARCO SARTORE” : TOTI BURATTI- ITALIA



PREMIO SPECIALE “SANDRO CARLESSO” : ALIREZA KARIM MOGHADDAM- IRAN

venerdì 27 aprile 2018

Storico incontro tra i due leader coreani

KimJong-un Peace    Luc Descheemaeker
Korea Summit with peace in the future
27 Apr 2018





Storico incontro fra i leader delle due Coree al confine fra i due stati, a cavallo della linea di demarcazione del villaggio di Panmunjom.
I leader della Corea del Nord e della Corea del Sud alla fine dell'incontro promettono "una pace duratura" per la penisola.
Kim Jong-un e Moon Jae - si impegnano per la denuclearizzazione e di porre fine a decenni di ostilità.
North and South Korea’s Heights...    Ramses Morales Izquierdo
North and South Korea’s Heights...
27 Apr 2018



The Meeting of Kim Jong-un and Moon Jae-in
Patrick Chappatte
By Patrick Chappatte


Dave Brown on North Korea's Kim Jong-un and Moon Jae-in of South Korea in  talks at the Korean  border

Peter Brookes on Korean leaders meeting and Donald Trump’s visit to the UK in July


 KOREAN PEACE SUMMIT
by Osmani Simanca, Brazil              


No Longer the Forgotten War
Artist: Jeff Koterba



Diplomazie dei sorrisi
Storico summit tra le Coree dopo circa settant'anni di ostilità.
Kim Jong-un incontra Moon Jae-in, strette di mano, sorrisi ed abbracci, non siamo ancora ai livelli di Trump e Macron ma poco ci manca.
Uber



Fulvio Fontana




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Per l’occasione Moon Jae-in ha indossato una cravatta blu, il colore della penisola coreana sulla bandiera dell’unificazione. Kim Jong-un ha scavalcato la sottile striscia di cemento che divide la Corea del Nord e la Corea del Sud all’interno della zona demilitarizzata: sabbia sul lato nord coreano, ciottoli in Corea del Sud. Ha messo i piedi sui ciottoli: è la prima volta che un leader nordcoreano mette piede sul suolo sudcoreano in quasi settant’anni.

I due uomini si sono stretti la mano, si sono voltati verso le telecamere e, secondo la presidenza sudcoreana, Moon ha chiesto a Kim: “Quando potrò visitare il nord?”. Kim avrebbe risposto: “Perché non vieni adesso?”. E, in un momento non preparato, Moon Jae-in ha scavalcato il confine ed è atterrato sulla sabbia. Corea del Nord. Per alcuni momenti, si sono stretti la mano in Corea del Nord, prima di tornare indietro. Tutto questo è successo in pochi minuti, intorno alle 9.30 del 27 aprile 2018. (continua)

Il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in a Panmunjom, lungo la linea di demarcazione tra i due paesi, il 27 aprile 2018. (Inter-Korean Summit/Anadolu Agency/Getty Images)


North and South Korean leaders promise 'lasting peace' for peninsula